Toni Nicolini – Ernesto Treccani
CARLO OTTAVIANO
“Soltanto chi ha il cuore aperto alle sofferenze del mondo può esprimerne la bellezza.”
L’affermazione è di Ernesto Treccani, pittore italiano tra i più noti del Novecento, al centro dell’immagine qui accanto. Una frase condivisa a pieno dal milanese Toni Nicolini. Entrambi uomini del Nord, amavano il Sud e assieme parteciparono alla Marcia per l’acqua e contro le mafie, organizzata da Danilo Dolci nella Sicilia Occidentale nel 1967, 50 anni fa a marzo. Il racconto di quella pacifica protesta è riproposto ora da Contrasto in “Poesia del reale” (240 pagine, 39 euro), volume che raccoglie i lavori dagli anni Sessanta al Duemila di uno dei più raffinati e sensibili fotografi italiani.
Nicolini fu testimone delle contraddizioni dell’Italia del boom e compì quella Marcia – leggiamo nel libro – “perché volevamo raccontare il groviglio di entusiasmi, speranze, volontà di lotta e di partecipazione che nei giorni della marcia univa la popolazione della valle del Belice ai testimoni accorsi anche da lontano”. Sfilarono assieme poeti e braccianti, operai e artisti. Come appunto era Treccani che, alla vigilia della partenza, scrive: “In questa marcia io cercherò di portare il contributo che mi è più naturale, cercherò cioè di trarre col segno e con il colore gli elementi di un sentimento comune”. Ed eccolo nella foto nelle campagne di Castelvetrano con il lago Trinità sullo sfondo, osservato da grandi e bambini. E anche – ipotizziamo – da un questurino, l’unico con in testa un cappello a falde larghe.