KINGDOM COME DELIVERANCE: IL GDR INCONTRA IL MEDIOEVO.
La natura del genere dei Gdr ( Giochi di Ruolo) si lega quasi indissolubilmente con il genere fantasy; ambientazione e storia del mondo sono influenzate dalla presenza, più o meno corposa di elementi magici, manufatti leggendari e razze legate alla tradizione tolkeniana quali Elfi o Nani.
Il Gioco di Ruolo si articola quindi nella gestione e creazione di un personaggio che attraverso interazioni pacifiche come i dialoghi o aggressive come un combattimento si rapporta al mondo influenzando la propria storia e quella del contesto circostante.
Partendo da Dungeons n Dragon arrivando alla “generazione Skyrim” il gdr che nel frattempo era sbarcato nel mercato videoludico ha mantenuto caratteristiche pressoché simili, soprattutto nella scelta di un contesto assolutamente inseribile come prodotto del Fantasy.
L’eccezione arriva nel 2012 con l’annuncio da parte della casa di produzione Warhorse Studios della produzione di un Gdr a sfondo storico: Kingdom Come Deliverance.
Il progetto, arrivato a compimento con la messa in commercio del gioco il 13 Febbraio 2018, si lega alla tradizione dei Gdr Open World ( mappa totalmente esplorabile) con una ambientazione completamente storica non solo nell’ambito temporale ma anche nelle differenze sociali puntando alla simulazione, a detta dei programmatori, più realistica possibile della vita medievale.
Tralasciando l’aspetto ludico del titolo ci concentreremo principalmente sull’incipit che dà inizio alla narrazione; il momento storico in cui il giocatore viene lanciato nei panni del figlio di un Fabbro nella Boemia del XV secolo, durante la fine dell’età d’oro del regno di Boemia di Carlo IV, e prima dello scoppio dei disordini che porteranno nel 1319 alla Crociata Hussita di Sigismondo. La ricerca storica risulta molto approfondita, tanto che per evitare di lasciare il fruitore del gioco completamente distaccato dagli eventi narrati è presente una enciclopedia consultabile direttamente in gioco.
Come trattato precedentemente e proprio per la ricerca di un “realismo medievale” Kingdom Come Deliverance può senza alcun dubbio legarsi a quel tipo di titoli che possono essere accostati alla didattica per avvicinare anche quel target di studente che vede estremamente complicato non solo rapportarsi alla storia ma anche e soprattutto rapportarsi ad un contesto di cui non ha esempi visivi o interattivi che possono agevolare e arricchire la conoscenza di contesti storici, in questo caso, lontani dalla tradizione storiografica nostrana.