Attraverso il Mediterraneo. Quando evaporò il mare tra le terre
L’evaporazione del mar Mediterraneo: cause e conseguenze
Pochi sanno che circa 6 milioni di anni fa (periodo conosciuto come Messiniano), si è verificato un evento geologico importantissimo che ha portato alla quasi totale evaporazione delle acque del mar Mediterraneo. Un evento tettonico assieme ad eventi glacio-eustatici (termine che indica una variazione globale del livello del mare dovuta a fenomeni glaciali), causarono la chiusura di quello che attualmente conosciamo come Stretto di Gibilterra, provocando quindi l’isolamento del mar Mediterraneo dalle acque dell’oceano Atlantico.
Il mar Mediterraneo si era trasformato in un gigantesco lago e nel giro di pochi millenni era diventato un bacino soggetto ad intense evaporazioni quasi completamente asciutto. Questo importante evento prende il nome di crisi di salinità del Messiniano.
Durante questo periodo si depositarono imponenti spessori di rocce evaporitiche tra le quali gesso (CaSO4 2H2O) e salgemma (NaCl). La formazione geologica formatasi prende il nome di Formazione gessoso-solfifera costituita da calcari di base, gessi e depositi sabbiosi presenti solo in alcune aree. La formazione sovrastante prende il nome di Trubi, una roccia costituita prevalentemente da gusci calcarei di microfossili planctonici (globigerine) e macrofossili tipici di mare profondo, a testimoniare la riapertura del bacino del Mediterraneo con le acque dell’Atlantico.
Grazie a quest’evento la Sicilia rappresentò nel XIX secolo una delle principali produttrici mondiali di zolfo, che rappresentava all’epoca una delle più importanti risorse minerarie, soprattutto nell’industria bellica per la polvere da sparo. Famosi sono “i carusi”, ovvero i bambini sfruttati per l’estrazione dello zolfo nelle zolfatare, capaci con i loro corpicini di entrare nelle avverse miniere.
Albania, Algeria, Bosnia Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Libano, Libia, Malta, Marocco, Monaco, Montenegro, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia. Questi sono gli Stati bagnati dal mar Mediterraneo, che nel corso della storia ha messo in contatto popoli e civiltà diverse, segnandone l’evoluzione attraverso i secoli.
Lo storico Fernand Braudel, che a questo mare ha dedicato le opere più intense ed originali, afferma che la particolarità del Mediterraneo sta nel fatto di essere un vero e proprio “mare fra le terre” attraverso il quale culture, religioni e tradizioni differenti possono interagire ed arricchirsi dal confronto reciproco.
La politica italiana ultimamente non sta vivendo i suoi anni migliori ed uno dei problemi principali che si trova ad affrontare riguarda proprio la gestione dei flussi migratori attraverso le acque del mar Mediterraneo. Attraversare qualcosa, lascia sempre un segno indelebile, sia esso il grande e pericoloso mare che a noi tutti sembra eterno ed immobile, siano esse terre aride e desertiche nella quale l’uomo ha cercato di tracciare limiti. Bisogna tenere a mente due cose, una che nulla è eterno ed immutabile, l’altra che gli eventi non si fermano.