Inaugurazione dell’Anno Accademico 2018/2019 – Università degli Studi di Palermo
Splende il sole su Santa Maria dello Spasimo e ci si chiede come possa essere così clemente il cielo che solo poche ore prima è stato terribile nella suo forza distruttrice. Nella giornata di lutto cittadino c’è posto per una celebrazione sobria dell’Università e della sua città. Presenti le alte cariche dello stato, il presidente della regione Nello Musumeci e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Così Musumeci: “Seppur con animo pesante partecipo a questa cerimonia per riconfermare l’impegno del governo improntato alla collaborazione con le università siciliane. L’università è una straordinaria miniera di competenze, di risorse e talenti alla quale bisogna attingere soprattutto quando la regione si trova fortemente depauperata di risorse ed energia come in questo momento” Così il Magnifico Rettore Fabrizio Micari: “Il riscatto, lo sviluppo, la ripresa di questa Terra che tutti visceralmente amiamo, passa attraverso la cultura e la formazione”.
Al mid term del mandato rettorale ci si ritorna a interrogare su cosa è stato fatto e cosa è necessario fare rinsaldando un legame con le istituzioni già cercato, soprattutto con la Regione Siciliana, ottenuto e rafforzato dal miglioramento della qualità dell’Università. Così il Sindaco Orlando: ”La presenza oggi di tutte le autorità e dei rappresentanti delle università siciliane dimostra come si creda fermamente in Palermo città universitaria e nella volontà di rendere la Sicilia tutta regione universitaria.
Cresce l’università e crescono i suoi numeri, le immatricolazioni sono aumentate come il numero degli studenti che si laureano in corso. Sono state aperti nuovi corsi e l’indice di apprezzamento degli studenti si assesta su 8.2/10. L’esodo studentesco al passaggio della laurea triennale a quella magistrale è in netto calo rispetto alle altre università del Centro-Sud e si registra la tanto attesa inversione di tendenza sul valore del Fondo del Finanziamento Ordinario che annualmente l’ateneo riceve dal ministero.
Palermo è stanca di essere capitale della cultura, vuole essere capitale delle culture senza nomi altisonanti, non una capitale ma una città aperta e stimolante. Si parla di futuro, del traguardo del 2021 con particolare attenzione ai rapporti verso l’esterno e la mobilità agevolata e auspicata di docenti e studenti da corsi dal respiro più internazionale in lingua inglese puntando su settori di spicco per Palermo e la Sicilia. Ma se lo slancio deve puntare verso il mondo, non bisogna trascurare la funzione di forza motrice che l’università deve avere nei confronti del Territorio, le sedi decentrate devono essere rilanciate con investimenti mirati per creare centri altamente specializzati e appealing.
Si sogna un Campus della Salute e della Scienza, un nuovo spazio di eccellenza per ripensare il già esistente Policlinico a integrazione del campus di Viale delle Scienze. Una struttura inter-aziendale nella logica della complementarietà e dell’interesse supremo della qualità dell’Offerta Sanitaria Regionale e in primis del paziente.
Tutto questo però rischia di essere solo un sogno, avverte il Magnifico Rettore, “Se alcune scelte politiche a livello nazionale non guardano al dinamismo delle Università quanto su fotografie statiche del presente”. I dati, nonostante l’inversione di tendenza rispetto all’anno accademico scorso, non sono incoraggianti. Le università del nord continuano a essere favorite nonostante le differenze di sviluppo “altrimenti la divaricazione del paese, la frattura tra un Nord avanzato, ricco ed egoista e un Sud utile soltanto come serbatoio di cervelli costretti alla ricerca del lavoro in altre regioni sarà irreversibile”.
Conclude la celebrazione la lectio magistralis del professore ed onorevole Vittorio Sgarbi che spazia dalla storia della tavola di Raffaello, separata dalla cornice, trafugata e successivamente portata su tela, dello Spasimo di Sicilia alla politica più stringente. Dice “L’idea di venire qui avendo in mano un libro del mio maestro Arcangeli mi è sembrato il segnale più giusto per dirvi che il nostro destino si compie nel momento dell’incontro, a scuola come all’università, con la persona che nell’incertezza delle tue scelte ti indirizza. Io non sarei un critico d’arte senza il mio maestro Francesco Arcangeli”.
Al termine della manifestazione Sgarbi, Orlando e Musumeci sono stati omaggiati dal Magnifico Rettore Fabrizio Micari, del prezioso cofanetto in edizione limitata, della Palermo University Press, che raccoglie tutti i numeri sinora pubblicati della collana “Frammenti”, fiore all’occhiello della stamperia dell’Ateneo Palermitano.