Debutta la Casa Editrice dell’Ateneo di Palermo
L’articolo di Italpress – Agenzia di Stampa
A sei mesi dalla nascita, “Palermo University Press”, la casa editrice dell’Università di Palermo, ha presentato, durante un incontro alla libreria Feltrinelli, i primi “fiori all’occhiello” pubblicati. Presenti, tra gli altri, il rettore dell’Universita’, Fabrizio Micari, e il professore Ninni Giuffrida, fondatore dello spin off accademico New Digital Frontiers – Palermo University Press.
“Fin dall’inizio del mio mandato abbiamo subito pensato a una casa editrice come strumento ulteriore di comunicazione – ha detto il rettore -. L’Ateneo ha bisogno di confrontarsi con la società, perché deve essere un luogo aperto e comunicare con la città, il Comune e la Regione. University press è uno strumento di comunicazione a 360 gradi. E’ riuscita a pubblicare atti di convegni, frammenti e volumi di linguistica”.
“Vista la crisi dell’editoria, bisogna apprezzare il coraggio dell’Università di Palermo che ha deciso di aprire una casa editrice – ha detto Enrico Del Mercato, caporedattore di Repubblica Palermo, in apertura dell’incontro -. Noi ci ostiniamo a fare i giornali di carta, sfruttando le piattaforme a nostra disposizione, ma ogni giorno la sfida è capire come riuscire ad arrivare al pubblico e portare un quotidiano nelle mani delle persone che, quando lo leggeranno, hanno già saputo tutto tramite i nuovi strumenti di comunicazione”.
Soddisfatto Giuffrida: “Palermo University Press è la realizzazione di un sogno di un progetto nato molti anni fa, grazie a un gruppo che faceva capo al professore Orazio Cancila – ha spiegato -. Il mercato del cartaceo esiste, perché ci sono tantissime persone che vogliono il libro di carta in mano. Grazie allo spin off abbiamo realizzato una realtà imprenditoriale e superato le difficoltà. Abbiamo coinvolto gli studenti ed è nata una piccola cooperativa. La nostra è una start up di comunicazione e ora stiamo digitalizzando 20 mila foto che potrebbero andare distrutte. Interessante è la collana Frammenti, che mette insieme il rigore scientifico con la possibilità di affrontare argomenti in modo leggero”.
“L’idea della casa editrice è nata anche per rafforzare il brand dell’Università e creare uno spirito di aggregazione – ha sottolineato il rettore Micari -. C’è una grandissima quantità di idee ed è nostro compito creare una casa per proiettarle verso l’esterno. E’ una bellissima scommessa. La volontà non manca e ora bisogna affrontare la sfida del mercato”.