Per un ponte culturale tra Sicilia e Cina: le parole del Magnifico Rettore dell’Ateneo palermitano Fabrizio Micari
La Palermo University Press ha predisposto, in occasione della visita del Presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping nella nostra città, un inserto su L’Identità di Clio dedicato alle testimonianze sull’influenza della cultura cinese in Sicilia e a Palermo tra il Settecento e l’Ottocento.
中华人民共和国主席习近平来西西里岛的时候,Clio Editor(出版社,西西里岛,巴勒莫),介绍18和19世纪西西里与中国的关系和文化交流。 感谢关于巴勒莫大学校长教授Fabrizio Micari的努力表明西西里岛和中国之间的文化交流至今仍然存在。
L’intervento del Magnifico Rettore dell’Ateneo di Palermo prof. Fabrizio Micari testimonia come questo ponte culturale tra la Sicilia e la Cina continui a collegare i due mondi e a svilluppare una fattiva collaborazione.
Fabrizio Micari – Rettore Università di Palermo:
«Una occasione che mi spinge a fare alcune riflessioni sulla centralità del ruolo del nostro Ateneo come motore culturale per la costruzione di un modello per lo sviluppo economico e sociale della nostra Regione. Il patrimonio culturale, artistico e architettonico della Sicilia, infatti, costituisce il pilastro fondante per la realizzazione di uno sviluppo della nostra regione che trova nei giovani il motore fondamentale e primario per l’attivazione dei processi organizzativi e produttivi conseguenziali.
In occasione della recente inaugurazione dell’Anno Accademico ho espresso la convinzione che l’Ateneo palermitano è nelle condizioni culturali, strutturali e umane per lanciare una nuova sfida, una nuova fase dell’Internazionalizzazione UniPa, una fase 2.0. La mobilità studentesca, a livello europeo e mondiale, è certamente in crescita, i giovani vogliono fare esperienze internazionali, vedono la loro formazione e la loro stessa vita come una sequenza di momenti e di esperienze in luoghi diversi, non conoscono confini. L’Ateneo ha la possibilità, direi quasi il dovere, di formulare un’Offerta Formativa internazionale per proporsi a un bacino di utenza potenziale europeo e soprattutto extra-europeo, puntando prioritariamente sui settori nei quali la Sicilia e Palermo sono di riferimento nel mondo, settori che costituiscono gli asset portanti della nostra economia e della centralità Mediterranea della nostra isola che ha costituito il punto di incontro tra Oriente ed Occidente. Un momento di sintesi tra mondi culturali e sociali diversi che danno vita ad una politica di integrazione costruttiva e felice. Dobbiamo aprirci a questa sfida, non possiamo solo vivere la mobilità come fenomeno in uscita da contrastare, ma come opportunità in entrata da cogliere per attirare studenti stranieri sui settori in cui siamo forti e conosciuti nel mondo.
Nuovi corsi internazionali sono stati progettati e messi in cantiere nell’ambito dell’offerta formativa 2019-2020 quali i corsi di laurea nei settori dell’Agro Alimentare, dei Beni culturali, della Cooperazione internazionale e della formazione di tecnici sanitari. L’Università di Palermo ha il dovere di esercitare la sua funzione di motore culturale, sociale ed economico sul Territorio in grado di affrontare anche le nuove sfide tecnologiche. Lo impongono la sua collocazione, la sua storia, la sua forza.
Voglio ricordare, infine, che abbiamo cominciato a costruire con la Cina un primo progetto che passa per il tramite di accordi di cooperazione UNIPA/CINA sviluppati con: la Beijing Normal Univeristy; la Sichuan International University; la Shanghai University of International Business and Economics e la Central China Normal University. Inoltre, sono stati attivati percorsi integrati di studio UNIPA/CINA, che prevedono un periodo di mobilità studenti di 3/6 mesi, con la China – Beijing- University of International Business and Economics e con la China – Lieshimu- Sichuan International University.
Sono sicuro che il fascino della Sicilia, di Palermo e della Cappella palatina coinvolgerà il Presidente Xi Jinping e favorirà sempre più la costruzione di una crescita della collaborazione tra Cina e la Sicilia. L’Ateneo di Palermo è pronto a dare una fattiva collaborazione per costruire un ponte tra questi due mondi supportato dalle fresche energie dei nostri studenti e dell’impegno dei docenti.»