Presentazione de I Quaderni di Clio n.2 – Nobiltà alla carta
Presentazione de I Quaderni di Clio n.2 – 31 Maggio ore 18:00 presso Palazzo Butera
NOBILTA’ ALLA CARTA Itinerario turistico-culturale nelle cucine aristocratiche di Palermo
Intervengono:
1. Walter Panciera, Storico dell’Età Moderna, Università degli Studi di Padova
2. Antonino Giuffrida, Storico ed editore, Università degli Studi di Palermo
3. Claudio Gulli, Storico dell’arte, Palazzo Butera
“Nobiltà alla Carta” nasce, tra il 2015 e il 2016, all’interno degli assi progettuali del programma “500 Giovani per la Cultura”, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
La realizzazione di questo secondo numero è il frutto della collaborazione, che ha visto storici, archivisti e esponenti di altri settori dialogare all’insegna dell’interdisciplinarietà. Il volume di fatto, in forza di questo dialogo tra le discipline, è il frutto di un’attenta analisi di documenti d’archivio, che fungono d’ausilio per raccontare e far capire al lettore quale sia la vita gastronomica-culinaria delle famiglie nobiliari come i Lanza di Trabia e gli Alliata di Villafranca.
Venerdi 31 maggio a Palazzo Butera, alle ore 18:00, ne parleremo con Walter Panciera dell’Università di Padova, che porterà una testimonianza sulla realtà veneta, e con Claudio Gulli testimone della multiforme attività culturale di Palazzo Butera.
L’intervento di Panciera ci permetterà di effettuare una lettura comparata tra la realtà veneta e quella siciliana. Panciera è tranciante nel corso dell’età dell’oro della nobiltà di antico regime NON esiste a rigore una nobiltà ‘veneta’ bensì una nobiltà veronese, vicentina, bresciana, padovana e così via che come tale si autodefinivano e venivano indicate. Naturalmente quella veneziana ovvero della Dominante era quella preminente perché ai soli suoi membri erano riservate in esclusiva le cariche politiche e le magistrature centrali dell’intero stato, cioè il governo politico. Si trattava, com’è noto della particolare aristocrazia di una città mercantile, fino al XIII sec. di fatto priva di quella proprietà fondiaria che distingueva tutte le aristocrazie europee.
L’obiettivo di questo incontro è una lettura comparata tra la realtà Veneta e quella siciliana utilizzando anche come termini di paragone i “palazzi del Principe” sia come modelli architettonici sia come stili di vita.
Il tema sarà anche il cibo: il baccalà vicentino che si contrappone al timballo di maccheroni di gattopardiana memoria.