Una sciarpa rossa contro la violenza sulle donne
Nella giornata internazionale, un momento di riflessione con le scuole e la Polizia al Teatro Biondo di Palermo
Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Università di Palermo, in collaborazione con la Polizia, ha organizzato l’edizione 2019 della manifestazione “Una sciarpa rossa” sul tema “La violenza declinata: racconti scritti e narrati”.
L’iniziativa è nata quattro anni fa per sensibilizzare gli studenti sul problema della violenza di genere. Diversi gli artisti e le personalità del mondo istituzionale che hanno dato un contributo. “Insieme, legati da una sciarpa rossa – ha detto la padrona di casa, Pamela Villoresi, direttore del teatro Biondo – perché le cose cambiano solo se si lotta unite-uniti contro l’ignoranza. È bello che si viva questo incontro proprio nel teatro della città, luogo di cultura, agorà, cuore pulsante di una comunità”.
Anche l’Università è luogo di conoscenza e formazione dell’individuo. Il rettore, Fabrizio Micari, rivolgendosi soprattutto agli studenti presenti in platea ha sottolineato che “prevenire la violenza di genere significa smetterla con atteggiamenti di arroganza e prepotenza. Credo che l’aggettivo gentile – ha spiegato – debba regolare le nostre vite e i nostri comportamenti. Su quello dobbiamo lavorare”.
Nonostante tutti gli interventi giuridici e gli strumenti di intervento, le donne vittime di violenza in Italia continuano ad essere troppe. La lettura dei dati forniti dalla Polizia registra un aumento percentuale delle vittime di sesso femminile dal 68% circa del 2016 al 71% del 2019. Nell’82% dei casi chi fa violenza su una donna non bussa: ha le chiavi di casa.
La violenza sulle donne ha molte facce e altrettante forme in cui si concretizza, il lavoro incessante delle forze di Polizia lo testimonia. “Per questo curiamo la formazione del nostro personale e realizziamo numerose iniziative che ci portano fuori dai nostri uffici – ha precisato Renato Cortese, questore di Palermo, che in conclusione ha aggiunto – la lotta alla violenza contro le donne, come quella alla mafia, non è solo un problema di repressione ma di cultura e prevenzione”.
La tutela della vittima infatti non passa solo sul piano repressivo nei confronti dello stalker o del maltrattante, ma contempla anche la misura dell’ammonimento che può essere emesso solo dal questore con il fine di scoraggiare atteggiamenti violenti che potrebbero degenerare in reati più gravi.
Non sono mancati, durante l’incontro, i momenti di riflessione teatrale con Salvo Piparo che in chiave di cunto ha elogiato le minne di una donna siciliana come generatrici di vita e custodi della vitalità quotidiana nei suoi piccoli gesti, accompagnato alla chitarra da Francesco Cusumano.
E infine,tra i racconti narrati anche quello del sindaco Leoluca Orlando che ha concluso il suo intervento citando il cantautore Fabrizio De Andrè con la sua La città vecchia.