Next Generation EU: “Il momento dell’Europa”
Tutte le mosse del maxipiano economico contro la crisi da Covid-19
Il 27 maggio la Commissione Europea ha presentato la sua proposta per supportare l’Unione nella gestione della crisi dovuta al Coronavirus.
Questo nuovo strumento prende il nome di Next Generation EU. La presidente, Ursula Von der Leyen, presentando il piano da 750 miliardi di euro al Parlamento europeo, ha dichiarato: “I nostri investimenti non solo preserveranno gli eccezionali risultati conseguiti negli ultimi 70 anni, ma garantiranno anche un’Unione climaticamente neutra, digitale, sociale e sulla quale si possa contare sul piano mondiale anche in futuro. Quel che accade ci riguarda tutti ed è molto più grande di noi. È il momento dell’Europa”.
Il contesto
Lo scorso 26 marzo, il Consiglio europeo ha invitato la Commissione, con una dichiarazione comune, ad approntare una strategia di uscita dalla crisi insieme a un piano di rilancio globale e investimenti. Next Generation EU, con i suoi 750 miliardi di euro, è la risposta della Commissione al Consiglio, che (insieme al rafforzamento del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’Unione per il periodo 2021 – 2027), porterà la capacità complessiva del bilancio dell’UE a 1.850 miliardi di euro. Inoltre, aggiungendo a questi i fondi approntati tramite il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), la Banca Europea degli Investimenti (BEI) e il SURE, il programma cui avevamo accennato in un precedente articolo (con cui l’Unione intende finanziare le misure di sostegno a chi ha perso il lavoro) l’intero pacchetto dedicato alla lotta al Covid-19 ammonta a 2.400 miliardi di euro.
Come evidenziato da Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione, nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente Euronews: “Le prime reazioni (a Next Generation EU, ndr) sono state positive, è stato riconosciuto da più parti che si tratta di un pacchetto di incentivi necessari per un recupero robusto dell’economia europea. L’altra cosa che è stata ben accolta è che non proponiamo di finanziare l’economia tradizionale ma di stimolare la green economy così come la transizione digitale delle nostre economie”.
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