Concepita come un’inderogabile fase di passaggio nella crescita collettiva, snodo decisivo dello sviluppo sociale, la rivoluzione è stata a lungo l’astro più brillante del firmamento concettuale storiografico.
Modellata sull’archetipo della Rivoluzione francese, essa si è incarnata in eventi grandiosi, pensati come giunture obbligate, punti di svolta necessari all’affermazione della modernità, situati al cuore di una visione evolutiva della storia come progresso crescente scandito da stadi o tappe.