Il bilancio a lungo termine dell’Unione europea
Il bilancio dell’Unione europea finanzia numerose attività: dallo sviluppo rurale e la protezione dell’ambiente alla difesa delle frontiere esterne e la promozione dei diritti umani. Vengono inoltre finanziati programmi di coesione volti a ridurre le disparità di sviluppo fra le diverse regioni, così come sono supportati progetti internazionali di aiuto umanitario.
Cos’è il bilancio a lungo termine dell’Unione europea?
Conosciuto anche come Quadro finanziario pluriennale (QFP), il bilancio a lungo termine indica l’entità dei finanziamenti che possono essere utilizzati non solo in generale ma anche in settori specifici per un periodo di sette anni. A grandi linee, l’obiettivo è garantire che:
- l’Unione disponga di risorse sufficienti;
- possa adottare un bilancio annuale con facilità;
- non sfori il bilancio;
- sia più facile pianificare.
La scorsa settimana, al termine di lunghe trattative iniziate ad agosto, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno trovato un accordo sul budget pluriennale dell’Unione 2021 – 2027, che fissa il limite di quanto denaro l’Unione può investire per le diverse politiche.
È anzitutto un bilancio di investimento: si concentra su settori chiave che promuovono crescita e competitività o, come vedremo in merito al bilancio approvato la scorsa settimana, mettendo in atto la solidarietà per sostenere i paesi più colpiti dalla pandemia da Covid-19.
La procedura di approvazione del bilancio dell’Unione europea
Commissione, Consiglio e Parlamento europeo decidono congiuntamente l’entità del bilancio e la ripartizione delle risorse, ma è la Commissione a essere responsabile dell’esecuzione della spesa. Ai fini della trasparenza – ovvero affinché sia facilmente verificabile l’ambito d’intervento interessato, la quantità di fondi a questo destinati e il numero di persone che vi lavorano – il bilancio è diviso in 31 settori.
La procedura di approvazione si articola in più passaggi, illustrati qui di seguito.
Il progetto di bilancio
Entro il 1º luglio di ogni anno, tutte le istituzioni dell’Unione europea elaborano uno stato di previsione per il progetto di bilancio. La Commissione raggruppa gli stati di previsione e prepara un progetto di bilancio, che viene sottoposto al Parlamento e al Consiglio entro il 1º settembre.
La posizione del Consiglio
Entro il 1º ottobre, Il Consiglio adotta la sua posizione sul progetto di bilancio e la comunica al Parlamento. Contemporaneamente, le commissioni parlamentari lo esaminano e trasmettono i loro pareri alla commissione per i bilanci (la commissione BUDG), competente per la preparazione della posizione del Parlamento.
La posizione del Parlamento
Il Parlamento ha 42 giorni per approvare la posizione del Consiglio o per modificarla, deliberando a maggioranza assoluta dei membri che lo compongono. I deputati votano sul parere della commissione per i bilanci e sugli eventuali emendamenti.
Se il Parlamento approva la posizione del Consiglio o non delibera, il bilancio si considera adottato. Solitamente, però, il Parlamento approva degli emendamenti e quindi il testo emendato viene quindi rimandato al Consiglio. In questo caso il presidente del Parlamento convoca un comitato di conciliazione che ha il compito di giungere ad un accordo fra Parlamento e Consiglio entro 21 giorni dalla sua convocazione. Il comitato di conciliazione non si riunisce se il Consiglio, entro un termine di 10 giorni dalla trasmissione del testo emendato, comunica al Parlamento che approva tutti gli emendamenti.
Conciliazione e adozione
Se il comitato di conciliazione giunge a un accordo, il Parlamento e il Consiglio hanno 14 giorni a decorrere dalla data dell’accordo per approvare il progetto comune. Una volta conclusa questa procedura, il presidente del Parlamento firma il bilancio, che è definitivamente adottato.
Diversamente (se cioè il comitato di conciliazione non giunge a un accordo su un progetto comune oppure questo viene respinto dal Parlamento) la Commissione presenta un nuovo progetto di bilancio. Se il Consiglio respinge il progetto comune, il Parlamento può comunque decidere di adottarlo.
Il bilancio pluriennale per il periodo 2021 – 2027
La Commissione aveva pubblicato la propria proposta per il prossimo bilancio a lungo termine già a maggio 2018. Il Parlamento aveva adottato la propria posizione a novembre dello stesso anno, riconfermandola a ottobre 2019. Il Consiglio non aveva ancora chiarito la propria posizione nei negoziati prima dell’inizio della crisi del coronavirus a inizio 2020.
Proprio per poter affrontare la pandemia, mitigarne e gestirne le conseguenze, il Parlamento europeo aveva chiesto un pacchetto massiccio a sostegno dei paesi colpiti più duramente e per rilanciare l’economia europea nel suo insieme.
In risposta alle richieste del Parlamento, la Commissione europea ha proposto un piano da 750 miliardi per stimolare l’economia, il Next Generation EU, che andasse a sommarsi alla proposta da 1100 miliardi per il bilancio dell’UE del periodo 2021-2027. L’ammontare globale del bilancio per i prossimi sette anni sarà quindi pari a 1.824,3 miliardi di euro.
Il pacchetto comprende:
- un rafforzamento dei programmi dell’UE, fra cui Orizzonte Europa ed Erasmus+: oltre il 50% del bilancio andrà a sostenere la modernizzazione, grazie alle politiche in materia di ricerca e innovazione finanziate tramite il programma Orizzonte Europa;
- Europa creativa, il programma quadro della Commissione europea per il sostegno ai settori della cultura e degli audiovisivi, vede un incremento del proprio budget pari al 53%, che porta la dotazione finanziaria da 1,64 miliardi di euro a 2,24 miliardi di euro;
- Il 30% dei fondi dell’UE verrà speso per combattere i cambiamenti climatici: è la più alta percentuale di sempre rispetto al bilancio più elevato di sempre. Inoltre, è stato inserito l’obiettivo di raggiungere il 7,5% della spesa annuale dedicata agli obiettivi della biodiversità a partire dal 2024 e il 10% a partire dal 2026 (avevamo già trattato l’approccio europeo alla biodiversità in questo articolo: https://www.lidentitadiclio.com/eu-green-week-biodiversita-natura/);
- Le transizioni climatiche e digitali eque saranno ulteriormente sostenute attraverso il Fondo per una transizione giusta e il programma Europa digitale;
- la preparazione, la ripresa e la resilienza saranno sostenute attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, rescEU, e un nuovo programma per la salute, EU4Health.