Se la tecnologia è a servizio dell’arte. Così rivivono le opere di Caravaggio
Un’installazione immersiva (e imperdibile) fino al 30 aprile a Palazzo Sant’Elia
“Caravaggio Experience – la fuga e l’indagine” rappresenta un momento di svolta nel rapporto tra arte digitale e arte pittorica, un punto di snodo tra passato e presente.
Si tratta di un omaggio alla figura di Michelangelo Merisi da Caravaggio, reso attraverso una video installazione immersiva, la cui potenza sinestetica sovrasta i sensi del fruitore, catapultandolo all’interno del pensiero e dell’arte di uno dei pittori più rappresentativi del Seicento.
Tenendo fede al proprio nome, l’installazione – creata dai video artist di The Fake Factory, sulle musiche del compositore Stefano Saletti e visitabile fino al 30 aprile a Palazzo Sant’Elia – rappresenta un’esperienza polisensoriale, capace di avvolgere completamente lo spettatore con la propria forza. Il risultato è un’opera a tratti schiacciante, disorientante e immanente nella propria potenza espositiva.
Nell’allestimento di Caravaggio Experience la psicologia della percezione e quella dell’arte trovano applicazione nella mescolanza di immagini e suoni impiegati sapientemente per mantenere costante l’attenzione del fruitore lungo tutti i quarantacinque minuti della proiezione principale, portando lo spettatore ad osservare il mondo con gli occhi di Caravaggio.
Realizzata dalla Fondazione Sant’Elia – in collaborazione con la Casa del Musical Production, MedialartSrls, l’Assessorato regionale Turismo Sport e Spettacolo e la Città Metropolitana di Palermo – la video installazione si sviluppa in tre momenti e luoghi concatenati.
La prima stanza, più museale delle altre, presenta varie ricostruzioni degli oggetti ritratti dal maestro, accompagnate da pannelli informativi sulla vita del Caravaggio. A questa prima sala introduttiva segue la stanza dei fiori, sulle cui pareti laterali si susseguono immagini delle opere di Michelangelo Merisi, fungendo da preambolo al cuore del progetto.
Nella sala del trionfo di Diana si sviluppa invece la vera e propria esperienza artistica, attraverso una narrazione dinamica e fortemente evocativa, sviluppata su sei diverse superfici – dalla parete più lunga spezzata in due schermi al anche il pavimento – che crea una sensazione di totale immersione nelle opere del Caravaggio.
I dipinti vengono mostrati uno dopo l’altro su due delle pareti, mentre sugli altri pannelli scorrono in maniera dinamica ingrandimenti dettagliati dei stessi quadri, dando vita a una tripla prospettiva di approfondimento che guida la visione dello spettatore. Quasi mai statiche, le proiezioni mutano fluidamente passando da un quadro all’altro e generando un costante flusso visivo strutturato come un racconto per immagini diviso per sezioni tematiche: Luce, Natura, Luoghi e Composizione.
Non si tratta però di una semplice esposizione di quadri in movimento accompagnati da un suggestivo sottofondo musicale, bensì di un percorso storiografico e didattico che parte dai luoghi in cui le opere del maestro conservate, passando per le città in cui ha vissuto e lavorato.
Non è tutto. Perché Caravaggio non è semplicemente il pittore della luce, ma anche e soprattutto un creatore di momenti sospesi nel tempo, attimi rubati alla vita carichi di dinamismo muscolare. Questa maestria nella resa teatrale delle immagini, come nella costruzione scenica tridimensionale dei suoi dipinti, viene esplorata attraverso la modellazione 3D e utilizzata per estrapolare le strutture composti e dei suoi quadri, mostrando al pubblico la genialità costruttiva dell’artista.
Il digitale al servizio dell’arte e della sua fruizione. In quest’ottica, Caravaggio Experience rappresenta un punto di equilibrio tra passato e futuro, un momento nel quale la tecnologia rende possibile un’esperienza conoscitiva impensabile fino a cinque anni fa. Otto proiettori canon – disposti su apposite americane a soffitto – sfruttano il sistema denominato “Infinity Dimension-ooD” per rendere incredibilmente nitida la proiezione su pannelli a cristalli liquidi innestati nelle basi di silicio. La migliore tecnologia disponibile nella manipolazione della luce per trasformare quella irripetibile luce pittorica in un’esperienza emotiva e conoscitiva da vivere e condividere.