TARI – Le linee guida dei fabbisogni standard
di Alberto Pierobon – Assessore all’Energia e pubblica utilità della Regione Siciliana
Prime considerazioni sulle Linee guida del MEF – Dipartimento Finanze relativo alla TARI e fabbisogni standard (art. 1, comma 653, Legge n. 147/2013): una definizione o una presunzione del reale?
Minimi riferimenti disciplinari
Com’è noto la cosiddetta “Legge Stabilità” (Legge 27 dicembre 2013, n. 147), nata sul solco del famoso “federalismo fiscale”, tra altro, ripete (invero pleonasticamente, stante la disciplina di settore) la debenza dell’integrale copertura dei costi del servizio pubblico locale di gestione dei rifiuti urbani e assimilati – col provento della TARI – ricordando che le tariffe sono determinate in sede di bilancio comunale, però “in conformità al piano” economico finanziario (PEF) redatto (per noi opinabilmente) dal soggetto gestore.
La determinazione dei fabbisogni standard (FS) parte dall’esercizio 2018, anche se ora viene indicato un periodo transitorio.
Per i costi di gestione del servizio rifiuti (come per quelli delle altre cinque funzioni) ci si dovrà avvalere – salvo per le Regioni Autonome – “anche delle risultanze dei fabbisogni standard” (comma 653).