L’Arera e il nuovo metodo tariffario rifiuti
di Alberto Pierobon – Assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità della Regione Sicilia
È “uscito” il nuovo metodo tariffario sui rifiuti deliberato il 31 ottobre 2019 dall’Autorità nazionale di regolazione. Si tratta di un sistema che cambia, per tutti, il modo di costruire non solo la tariffa, ma pure i rapporti con i gestori. La metodica è aziendalistica, e guarda ai meccanismi e alla strumentazione con finalità, soprattutto, di efficientamento e di infrastrutturazione del servizio integrato di gestione dei rifiuti. Il tutto nel presupposto che esistano autorità di ambito (o enti territoriali competenti) dotate di un soggetto gestore. Echeggia il metodo tariffario già in voga per l’idrico e l’energia, settori che però hanno una strutturazione e una logica ben diversa rispetto ai rifiuti. L’esito del nuovo metodo è di incentivare le aggregazioni e fusioni tra i grandi soggetti gestori, ciò però avviene in una situazione e in un momento storico dove gli effetti del metodo rischiano di ampliare il divario Nord/Sud. Peraltro, si impone l’immediata applicazione del nuovo metodo già dai proventi tariffari esercizio 2020 (bilanci, piani economici finanziari, tariffazioni, etc.), ciò pur prevedendosi taluni gradualismi e correttivi. Per quanto sinteticamente argomentato, si auspica una proroga della nuova tariffazione e della sua sperimentazione su diverse realtà, nonché l’introduzione di modifiche atte a meglio valorizzare il metodo e la gestione dei rifiuti alle finalità istituzionali, piuttosto che a massimizzanti logiche aziendali.