Editoriale – temi e rubriche per insegnare, comunicare, informare
Abbiamo vinto la scommessa. Siamo partiti in sordina, coscienti della difficoltà dell’impresa. In Italia manca infatti uno spazio online capace di affrontare i temi della storia ad ampio raggio. Dopo meno di un mese questo blog ha avuto quattromila utenti e quasi trentamila visualizzazioni. Le rubriche più visitate sono state quelle che hanno a che fare con l’insegnamento della storia, la cartografia, le relazioni con altre scienze, temi di attualità come gli zingari e i migranti. Particolare successo ha arriso all’ultima nata: Storia e fiction. In cantiere abbiamo altre proposte. Una dal titolo Tracce comprenderà non solo interventi e discussioni sulla complessa questione delle fonti, ma anche notizie relative ai falsi scoop dei media, che inventano o deformano i documenti della storia.
Nel primo editoriale ho proposto un progetto fondato su tre parole-chiave: insegnare, comunicare, informare. Ci manterremo fedeli a questo progetto e invitiamo tutti coloro che ci seguono a proporre suggerimenti per attuarne meglio e migliorarne la realizzazione. Dovremmo in particolare riflettere su un paradosso e una contraddizione. A fronte della crisi di identità della conoscenza storica e del suo scarso interesse nella sensibilità comune sta il successo di fiction e narrazioni di vario tipo che hanno comunque a che fare con la storia. Ha ragione Elisa Novi che, intervenendo in questo blog, ha suggerito un interrogativo che è anche un programma di riflessione: Come superare il gap tra il tipo di domanda (siti, musei, film storici, ecc.) e il sapere storico consuetudinariamente trasmesso?
Un ringraziamento va infine rivolto a chi sta rendendo possibile la realizzazione di questo blog: i giovani della start up New Digital Frontiers dell’Università degli Studi di Palermo che ne hanno ideato il progetto grafico e curano l’aggiornamento quotidiano del sito.