“Eroica”: la stagione estiva del Teatro Biondo
Da Sciascia a Bufalino, da Molière a Frida Kahlo, dopo sette mesi di chiusura, il Teatro Biondo riapre con una rassegna “eroica” di spettacoli ospitati in tre diversi luoghi simbolo della città
“Eroica”: gli eroi del teatro Biondo
“Eroici siamo stati tutti noi che abbiamo coltivato la vita sotto la lastra di ghiaccio del sipario chiuso” afferma Pamela Villoresi, direttrice del teatro Biondo, dedicando la programmazione estiva alla città, ai lavoratori dello spettacolo fermi da troppo tempo e soprattutto al pubblico. A tutti quegli appassionati che hanno sostenuto il teatro aspettando il ritorno degli spettacoli, che finalmente ripartiranno il prossimo 4 giugno.
“Eroica”: la stagione tripartita
Per far fronte all’emergenza pandemica, la cui morsa si è allentata ma non ancora scomparsa, la stagione estiva del Biondo sarà ospitata all’aperto, in tre luoghi simbolo di una città che vuole ripartire: Palazzo Chiaramonte (sede del rettorato universitario), Palazzo Belmonte Riso (sede del museo regionale di arte contemporanea) e l’atrio della Biblioteca comunale di Casa Professa.
Tre luoghi carichi di storia e significato, resi palcoscenici a cielo aperto grazie alla collaborazione del teatro stabile palermitano con l’università degli Studi, l’assessorato alle Culture del Comune e l’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Il programma
La stagione Eroica prendera? il via il 4 giugno allo Steri con la prima nazionale di “A noi due”, spettacolo tratto dal romanzo “Le menzogne della notte” di Gesualdo Bufalino (in replica fino al 13 giugno). Un’opera esperienziale scritta e diretta da Giulia Randazzo, con le musiche di Alessandro Librio e i costumi di Giulia Bellé. Una produzione del Biondo (in prima nazionale), con Paolo Briguglia e Vincenzo Pirrotta, che pone lo spettatore al centro di una narrazione coinvolgente e immersiva, capace di fondersi e interagire con il luogo della rappresentazione e la sua storia.
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Si parte con Il misantropo
Dal 15 al 20 giugno, il cortile dello Steri ospitera? successivamente “Il misantropo” di Molie?re, capolavoro della letteratura barocca portato in scena da Fabrizio Falco, coadiuvato da una compagnia di giovanissimi attori siciliani (Costantino Buttitta, Alice Canzonieri, Luca Carbone, Doriana Costanzo, Davide Cirri, Fabrizio Falco, Rita Debora Iannotta, Claudio Pellegrini, Cristiano Russo). Anche questa una produzione del Biondo, un invito rivolto allo spettatore a riflettere sulla discrasia tra i valori estetici e quelli morali di cui la societa? contemporanea risulta essere tanto vittima quanto artefice.
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La Sicilia come metafora
Il 29 e 30 giugno il palcoscenico dello Stabile si spostera? a Palazzo Belmonte Riso per un altro spettacolo in prima nazionale: “La Sicilia come metafora, omaggio a Leonardo Sciascia e agli autori siciliani”, uno spettacolo commemorativo per i trent’anni dalla morte del poeta, scrittore e drammaturgo siciliano, con Pamela Villoresi e Mario Incudine. Un’antologia teatrale con la regia di Michele Di Martino, che vedrà la partecipazione dei musicisti Michele Piccione e Antonio Vasta.
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In prima nazionale “Bengala a Palermo”
Sempre nel cortile di Palazzo Riso, dal 3 all’11 luglio, andra? in scena la prima italiana di “Bengala a Palermo”. Un grande affresco di teatro, musica e danza incentrato sulle storie e la cultura della vasta comunita? indiana di Palermo. Una produzione dal cast multietnico (Lucia Sardo, Mario Incudine, Erika Urban, Luigi Tabita, Aurora Cimino, Priyanka Datta, Bandjougou Diawara, Alexsia Edman, Jean-Mathieu Marie, Salvatore Lupo, David Marzi e Giuseppe Provinzano) nato dai racconti di vita quotidiana, tradizione e integrazione, raccolti da Daniela Morelli e Marco Carniti, rispettivamente autrice e regista dello spettacolo.
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Pamela Villoresi è Frida Kahlo
Dal 15 al 20 luglio la stagione estiva del Biondo proseguira? nell’atrio della Biblioteca comunale di Casa Professa, con la ripresa di “Viva la vida” lo spettacolo, adattato e diretto da Gigi Di Luca, basato sull’omonimo romanzo di Pino Cacucci. Un libro che racconta la vita e l’arte di Frida Kahlo. Uno spettacolo che vedrà la stessa Pamela Villoresi vestire i panni della grande artista messicana e la bodypainter Veronica Bottigliero dipingerne il corpo come fosse una tela.
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Chiudono gli squarci d’autore
La stagione Eroica (nonché estiva) del Biondo si concludera?, dal 23 al 25 luglio nell’atrio della Biblioteca comunale. A chiudere la rassegna sarà “Squarci d’autore”, una messa in scena basata sui testi degli studenti delle scuole medie superiori di Palermo e Provincia, raccolti dal Biondo nei mesi del lockdown ed elaborati dagli allievi registi, drammaturghi e attori della “Scuola di recitazione e professioni della scena”, coordinati da Antonio Silvia.
“Eroica”: un’estate attesa e la stagione diffusa
Molte le personalità coinvolte nella strutturazione di una manifestazione così diversa e unica nel panorama teatrale. Tanti gli interventi volti a spiegare e sottolineare il carattere di eccezionalità di questa stagione teatrale estiva: “eroica” soprattutto grazie alle tante persone che l’hanno attesa, richiesta, voluta e cercata.
Secondo Giovanni Puglisi, presidente del Biondo, “Il ritorno all’attivita? di spettacolo in presenza, alla vigilia dell’estate offre una straordinaria opportunita?, quella di poter realizzare un teatro diffuso nel territorio”. Questo per mettere in moto un meccanismo di condivisione capace di portare l’arte teatrale direttamente agli spettatori: “il modo migliore per ricostruire il rapporto con il pubblico e con la citta? dopo un anno cosi? difficile per tutti”, aggiunge Puglisi precisando l’importanza della manifestazione, tanto per gli artisti del Biondo quanto per la cittadinanza intera.
“Eroica”: la missione del teatro Biondo
A queste parole fanno eco quelle di del sindaco Leoluca Orlando, secondo cui: “Questa stagione estiva conferma il ruolo e la missione del Teatro Biondo come punto di riferimento per Palermo citta? del teatro”. Una natura, quella di città del teatro, resa palese proprio dalla struttura tripartita di questa stagione estiva, la cui diffusione sul territorio rappresenta il culmine di un lavoro durato mesi. Una testimonianza tangibile di come tutte le parti coinvolte non si siano fermate, ma abbiano sfruttato il lungo periodo di chiusura per programmare e progettare in funzione delle riaperture.
“Eroica”: la stagione del ritorno alla normalità
Intervenendo sull’argomento, l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identita? Siciliana Alberto Samonà ha voluto precisare come: “il teatro dal vivo e? il ritorno a una normalita? riconquistata. E? il recupero degli spazi di liberta? che la stessa essenza dell’espressione teatrale porta con se?”.
Dopo tutto quella di “Eroica” è una programmazione indubbiamente coraggiosa, che cerca di dare una boccata di ossigeno a uno dei comparti maggiormente colpiti dalla pandemia.
Un settore, quello artistico e culturale, per il quale la presenza del pubblico è essenziale, non solo da un punto di vista meramente economico, ma anche per la necessaria interazione che sottende alla natura stessa del teatro come dell’arte.
Il dialogo ininterrotto dell’arte
Mario Zito, assessore alle Culture di Palermo, punta invece l’attenzione sulla continuità esistente tra l’attività culturale in presenza e i surrogati digitali attivati durante i giorni più difficili della pandemia: “l’avvio delle attivita? estive del Teatro Biondo si inserisce in un arduo percorso della cultura a Palermo che in questo periodo di pandemia non si e? mai interrotto, cercando il piu? possibile di mantenere un costante dialogo con gli artisti e con il pubblico”.
Il teatro come educazione
Infine Fabrizio Micari, rettore dell’Universita? di Palermo, ha sottolineato che: “Il teatro Biondo e? un partner di eccellenza per fare rete nel territorio, che ci accompagna per rafforzare il nostro impegno di disseminazione educativa e culturale. Una collaborazione sinergica, che ha portato alla nascita del curriculum teatrale all’interno del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. Confermando così la funzione civica comune tanto al mondo universitario quanto a quello teatrale, una dimensione che può e deve contribuire allo sviluppo e alla crescita delle nuove generazioni, rinnovando tanto l’idea di società quanto quella di collettività”.