Feriae Augusti 2019
Il primo semestre del 2019 è stato dedicato dalla redazione di Clio a sviluppare quel processo di integrazione tra le diverse anime che caratterizzano la vita della Casa editrice New Digital Frontiers alla quale la Rivista fa riferimento. Si sono consolidate e sviluppate le aree dedicate alle Proposte editoriali, alla Rassegna stampa, agli Eventi, ai Video: contenitori che si sono arricchiti con interventi variegati e pieni di spunti diversi grazie ai quali si è cercato di evidenziare non solo il lavoro svolto in questi anni dalla NDF ma, soprattutto, il percorso di costruzione della Palermo University Press (UniPapress) (https://www.youtube.com/watch?v=M-iz2w7OGyg); progetto multidisciplinare e brand editoriale della comunità accademica dell’Università degli Studi di Palermo che si affianca alla struttura editoriale madre New Digital Frontiers, Start Up innovativa, che è diventata il crogiuolo di un progetto culturale molto articolato che non è soltanto un’esperienza di un percorso editoriale ma, nel contempo, un campo sperimentale per la realizzazione di piattaforme digitali destinate alla ricerca e a nuovi percorsi per l’editoria digitale.
Un momento importante di crescita è stato l’inserimento di UniPapress nell’Associazione Coordinamento University Press Italiane (UPI), rete che raccoglie le più importanti realtà editoriali accademiche italiane. Una decisione che trova il suo supporto nel catalogo del brand capace di coniugare visione imprenditoriale e progettualità culturale. L’intervento di Claudia Napolitano, Amministratrice unica di Pisa University Pres, alla Marina di Libri svoltasi a Palermo nel giugno scorso ha posto una ben precisa domanda: “Sono conciliabili logica di mercato e ricerca scientifica di qualità? Se sì, come e con quali mezzi è possibile che le pubblicazioni accademiche abbiano un proprio spazio nel mercato editoriale?”.
Il dibattito è stato molto articolato ed è stato aperto dal Magnifico Rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari che, nel ricordare la rapida crescita della casa editrice UniPapress, ha riaffermato la necessita di quest’ultima nell’affermazione della specifica identità dell’Università di Palermo e nella valorizzazione della ricerca. Il metodo dunque più efficace, ha ribadito Claudia Napolitano, perché le case editrici universitarie possano entrare con la loro produzione di nicchia in un mercato così complesso qual è quello editoriale, è che si diano man forte a vicenda, sopperendo l’una alle mancanze dell’altra in una logica di mutua collaborazione propria delle UPI, del «dove non arrivo io arriva l’altro».
Sfogliando il nostro catalogo on line della Palermo University Press (https://www.unipapress.it/) ci si accorge che la Stamperia ha fatto uno sforzo immane in quattro anni per rendere disponibile per l’Ateneo un catalogo con 20 collane e con numerosissimi titoli che spaziano in tutti i principali settori scientifico-disciplinare. Sfogliare i volumi, vedere i filmati degli eventi più rilevanti, ci permette di percepire al meglio lo sforzo compiuto. La sezione Videoclio permette di cogliere lo spirito delle presentazioni della nostra produzione. Valga per tutte quella relativa al volume “L’Isola dei viceré” di Francesco Benigno (https://www.youtube.com/watch?v=mqI7we3POuA).
Non meno impegnativo è stato il percorso del brand New Digital Frontiers. Il catalogo on line (https://www.newdigitalfrontiers.com/it/) ne è una fondamentale testimonianza. Complessivamente sono stati pubblicati 200 titoli in circa tre anni di attività. Inoltre, alla saggistica si sono affiancate la pubblicazione di riviste quale “Mediterranea ricerche storiche” di fascia A, Agathon, Oadi, Sicilia in forma, Archives for the Philosophy and History of Soft Compiuting. Uno sforzo organizzativo non indifferente portato avanti con pazienza e con sacrificio.
Nell’ottica di una interazione tra Clio e l’attività editoriale di NDF è stata varata una collana di Quaderni di Clio dedicata alla realizzazione di pubblicazioni che permettano di supportare eventi come la splendida mostra che ha preso corpo nel contesto del complesso monumentale di Santa Caterina, oppure guidare il lettore in alcuni specifici percorsi. La “guida” che porta il titolo di “Nobilà alla carta”, ad esempio, è concepita come un “viaggio” all’interno dei palazzi nobiliari di Palermo, focalizzando l’attenzione sulle consuetudini alimentari di alcune famiglie aristocratiche della città tra l’Ottocento e il Novecento.
Un lavoro intenso che merita il breve stacco operativo legato alle feriae Augusti.
Concludiamo questo sintetico excursus sull’interazione tra L’identità di Clio e l’attività editoriale dei nostri due brand UnipaPress e New Digital Frontiers ricordando però che come ha affermato Aurelio musi che:
La ragione storica resta comunque e deve restare il centro e la logica unificante del nostro percorso. Storicizzare passato e presente è il fine dell’Identità di Clio. E non vogliamo per nessuna ragione allontanarci da questa stella polare.
Antonino Giuffrida