Cinema, i primi cinquant’anni del Giffoni
Le norme antipandemia non hanno spento i riflettori di quello che Truffaut definì “il festival necessario”
“Di tutti i festival del cinema, Giffoni è il più necessario”: pronunciata nel 1982 dal regista francese François Truffaut, questa frase omaggia l’unicità del Giffoni film festival, la kermesse internazionale dedicata al cinema per ragazzi, giunta quest’anno alla sua cinquantesima edizione.
Proprio in occasione di questa ricorrenza, a partire dal 20 novembre di quest’anno nelle scuole italiane verrà istituito il Giffoni Day. Un momento di riflessione sulla settima arte rivolto agli studenti di ogni ordine e grado.
Ospitato dal 1971 nel piccolo paese salernitano di Giffoni Valle Piana, il GFF nasce come festival cinematografico rivolto ai più giovani. Un’idea di Claudio Gubitosi, da sempre al comando di una manifestazione sempre più strutturata negli anni fino ad assumere carattere globale. Cresciuta inizialmente grazie ai passaggi televisivi dei film vincitori, ha visto esplodere la propria importanza dando vita ad eventi collaterali in mezzo mondo, a partire dal 2000.
Lo sviluppo di Internet e la diffusione dei social media hanno portato alla ribalta internazionale una realtà basata sull’idea di un “cinema dei giovani e per i giovani”. Una formula inclusiva e multiculturale, fondata su un meccanismo di interazione e scambio tra ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del pianeta. Rappresentanti di numerosi Paesi del mondo, riuniti per confrontarsi e condividere punti di vista, esperienze e modi di essere e di guardare il mondo attraverso il cinema ed i suoi linguaggi. L’utilizzo della settima arte come strumento per superare barriere sociali, culturali e linguistiche è alla base di un festival che non ha mai perso il proprio carattere formativo ed educativo.
I film in concorso, selezionati da numerosi esperti del settore nel corso dell’anno, non necessariamente appartengono al genere del “cinema per ragazzi”, ma vengono scelti in base ai temi dell’edizione e soprattutto tenendo conto dell’età delle diverse giurie incaricate di valutarli. Questi gruppi di juro – suddivisi per fasce di età (+6 +10 +13 +16 +18 e Masterclass) comprese tra i sei ed i 25 anni – sono il cuore di una manifestazione costruita su misura per loro, che trae forza ed energia dal fiume (quest’anno sono circa 6500) di giurati che invadono le strutture della Giffoni media valley. Divenuto prima Giffoni Experience e oggi in Giffoni Opportunity, il festival continua a rinnovarsi anno dopo anno, crescendo nonostante tutte le problematiche e le polemiche tipiche del nostro paese. Dimostrando la possibilità di creare cultura ed economia virtuosa in una terra flagellata dal malaffare.
In questo momento storico, per affrontare la pandemia che ha cambiato le nostre abitudini, anche Giffoni ha dovuto cambiare volto, adattandosi alla nuova realtà post Covid-19 senza perdere il proprio carattere inclusivo e condivisivo. Pur iniziando lo scorso 16 luglio, con la proiezione in esclusiva del nuovo film Disney/Pixar “Onward – oltre la magia”, per garantire le norme di distanziamento sociale, la manifestazione è stata spezzata in quattro tronconi. Con una kermesse lunga formalmente dal 18 agosto al 30 dicembre 2020, gli organizzatori hanno potuto bilanciare gli spazi della cittadella del cinema di Giffoni, organizzando metodi di partecipazione alternativa per venire incontro a quei ragazzi bloccati nei propri paesi a causa di frontiere ancora chiuse e limitazioni dei voli aerei. Prevedendo tali difficoltà negli spostamenti, il festival si è in parte trasferito sul web, utilizzando le piattaforme digitali per mettere in comunicazione quotidiana i juro presenti oltre i confini nazionali.
Costituendo, per quasi cinque mesi, questi hub digitali permanenti, gli organizzatori hanno cercato di mantenere il carattere inclusivo della manifestazione, superando in qualche modo le barriere fisiche determinate dalla pandemia.
Per lo stesso motivo, gli ospiti internazionali (i cui nomi non sono stati ancora annunciati) potranno intervenire solamente in maniera virtuale, lasciando alle star nostrane il compito di interagire dal vivo con i ragazzi provenienti dalle varie regioni italiane. Tra gli ospiti già annunciati per questa edizione, Raul Bova e Sergio Castellitto. Il primo presenterà “L’ultima gara” di Marco Renda, mentre il secondo porterà “Il talento del calabrone” di Giacomo Cimini. Con loro, oltre allo scrittore Erri De Luca, saranno presenti alcuni talenti emergenti del nostro cinema, come Lorenzo Zurzolo, Benedetta Porcaroli e Valentina Bellè.
Tutti impegnati per festeggiare il mezzo secolo di una eccellenza culturale italiana riconosciuta ed ammirata in tutto il mondo.