Illuminati, mistero o realtà?
Il mistero sull’esistenza degli Illuminati ha affascinato nei secoli diversi ambiti: dalla letteratura al cinema, fino ai giochi da tavolo.
Quella degli Illuminati è una società segreta fondata nel 1776 da Johann Adam Weishaupt con lo scopo di stabilire un nuovo ordine mondiale e avere il dominio della Terra. I suoi membri apparterrebbero a ceti sociali di prestigio nella società.
Il mistero della setta degli Illuminati
Gli Illuminati, conosciuti anche come gli “Illuminati di Baviera” o più precisamente come l’“Ordine degli Illuminati”, fanno parte di una società segreta, nata appunto in Baviera nel XVIII secolo, la cui attuale esistenza rimane ancora avvolta dal mistero.
Certo è che venne istituita a Ingolstadt, in Germania, il 1º maggio del 1776 da Johann Adam Weishaupt (1748–1830), filosofo tedesco e docente di diritto canonico all’università della stessa città. Nonostante la formazione gesuitica, la sua missione era quella di stabilire un nuovo ordine delle cose che portasse all’abolizione dei governi e delle religioni.
La setta degli Illuminati assunse così una struttura analoga alla massoneria cioè piramidale, con diversi gradi di iniziazione, a cui corrispondeva una consapevolezza progressiva dei segreti della setta e quindi un maggiore potere.
Illuminati: realtà o finzione?
Sebbene per alcuni sia in dubbio l’attuale esistenza degli Illuminati, essa è spesso menzionata nell’ambito delle cosiddette “teorie del complotto” per indicare presunti gruppi di potere e di pressione sociale che aspirerebbero, segretamente, al dominio del mondo mediante l’instaurazione di un “nuovo ordine mondiale”.
Chi ipotizza che gli Illuminati abbiano continuato ad esistere fino ai nostri giorni sostiene che addirittura abbiano influenzato alcuni dei grandi eventi storici del Novecento.
Si suppone così che i membri di questa società abbiano anche avuto un ruolo determinante, ad esempio, nell’elezione di John Fitzgerald Kennedy, nel 1961, come presidente degli Stati Uniti. Così come si ipotizza sia stato per il suo assassinio.
Lo stesso vale per i più significativi conflitti del ventesimo secolo: la Prima e la Seconda guerra mondiale – in cui si crede che gli Illuminati abbiano avuto collegamenti con i nazisti – e poi la guerra del Vietnam e la guerra del Golfo.
Altri eventi in cui si pensa che gli Illuminati fossero coinvolti includono il crollo del muro di Berlino del 1989, il disastro dello space shuttle Challenger, nel 1986, e l’attentato alla metropolitana di Tokyo, nel 1995.
All’azione della società vengono ascritti inoltre molti metodi di controllo delle masse, tra cui la politica finanziaria, l’ingegneria sociale e una propaganda intimidatoria per raggiungere i propri scopi.
Gli Illuminati e le tesi del complotto mondiale
Tra i sostenitori delle tesi del complotto mondiale in cui rientrano gli Illuminati, c’è chi sostiene che siano una setta satanica. Si ipotizza per questo che ci sia un coordinamento segreto fra le sette sataniche, sia americane che europee, per la conquista del mondo e per la sua riorganizzazione.
«La religione verrà abbattuta e sostituita dal culto di Satana. E i politici saranno rimpiazzati dai sacerdoti del maligno. Le razze inferiori verranno eliminate e la popolazione drasticamente ridotta». A dipingere questo scenario apocalittico è stato il giovane Angel, pseudonimo di un satanista californiano pentito che, nell’ottobre 1989, ha confessato l’esistenza di un’antichissima e pericolosa setta infernale, quella degli Illuminati. La sede di questo movimento sotterraneo, ha precisato Angel, è in Scozia, dove vive il capo supremo di tutti i satanisti, il “Maestro del mondo”, di cui nessuno conosce la vera identità.
Chi sia realtà o pura fantasia, rimane il fatto che come sempre la logica del potere si nutre del denaro, e la tecnica adoperata, se trasposta – per esemplificare – a quella siciliana dell’associazione mafiosa, è quella del puparo con i suoi pupi all’interno di un teatro che è il mondo.
Principali membri degli Illuminati
I membri più importanti della società degli Illuminati sono quelli del cosiddetto “Consiglio dei cinque”, che si occupa di guidare la setta sotto la direzione di un leader supremo, il “Maestro del mondo”.
Secondo quanto osservato nel corso dei secoli dagli studiosi della setta, la maggior parte dei membri degli Illuminati apparteneva già ad altri consorzi segreti e ricopriva – nella società vera alla luce del giorno – posizioni di prestigio nel clero, nella nobiltà, nella magistratura, nell’esercito, nell’avvocatura e anche in ambito culturale. Fin da subito, infatti, il fondatore della setta aveva compreso il vantaggio che avrebbe ottenuto dal consenso della moltitudine dei framassoni sparsi in tutto il mondo, gruppi che contavano già diversi milioni di membri.
Gli Illuminati adottavano soprannomi iniziatici ispirati al neoclassicismo: Adam Weishaupt, ad esempio, si faceva chiamare Spartacus. E così tra i molti personaggi illustri che si ritiene si associarono all’Ordine si annoverano: il principe Carlo d’Assia-Kassel, alias Aaron (1744-1836), il duca Ernst II, sovrano di Sassonia-Gotha, alias Quintus Severus (1745-1804) Johann Wolfgang von Goethe, alias Abaris (1749-1832) e Johann Gottfried Herder, alias Damasus Pontifex (1744-1803). Anche il più famoso “architetto del ferro” della Belle époque, Gustave Eiffel, costruttore dell’omonima torre a Parigi, si presume ne facesse parte.
Si crede che anche ai luoghi vennero attribuiti dei soprannomi con lo stesso principio, per esempio: Monaco era Atene e diventò la sede principale dell’organizzazione, tra le città tedesche invece figuravano Ingolstadt come Eleusi, Heidelberg come Utica, la Baviera chiamata Grecia, Francoforte Edessa, la Svevia Pannonia, Vienna Roma. Il nucleo iniziale degli adepti doveva essere di dodici, in analogia a Cristo e ai suoi apostoli, fatto non insolito nelle società segrete di matrice anticlericale.
A far parte della setta sarebbero state richiamate anche varie organizzazioni e Stati, tra cui l’ONU – Organizzazione delle Nazioni Unite – e gli Stati Uniti d’America. I sostenitori di questa teoria non riescono tuttavia a concordare su chi veramente ne faccia parte. La maggior parte delle famiglie potenti e influenti, quali i Rothschild – a cui peraltro il pittore Boldini vendette il ritratto di Donna Franca Florio nel 1927 – i Rockefeller, la famiglia di John Pierpont Morgan, la famiglia Dupont, i Bush, il casato Windsor, così come i monarchi europei e il Vaticano.
Gli Illuminati nel cinema
I rapporti tra cinema e Illuminati sembrano essere profondi e, soprattutto, non recenti.
Cosa spinge alcuni registi o produttori a realizzare film del genere?
Alcuni esponenti del cinema sembrano aver coltivato legami anche con il mondo politico e finanziario, questa è la motivazione principale. Esemplare è il caso di Stanley Kubrick, considerato dai complottisti il regista dell’allunaggio del 1969.
Tra le recenti produzioni cinematografiche, invece, fa espresso riferimento alla setta il film Angeli e Demoni, diretto da Ron Howard e tratto dall’omonimo romanzo di Dan Brown.
Gli illuminati: il gioco delle carte
Per un fatale gioco del destino, proprio in tempi di pandemia da Coronavirus sembra essere tornato di attualità un gioco da tavolo del 1982, considerato “profetico” dai teorici del complotto per l’incredibile corrispondenza delle sue carte con fatti di portata mondiale che negli anni hanno cambiato la storia del mondo.
È per l’appunto il gioco “Illuminati”, ideato e pubblicato dalla Steve Jackson Games e ispirato ai romanzi della trilogia “Illuminatus!” di Robert Anton Wilson e Robert Shea.
Il gioco venne ideato in versione umoristica per utilizzare le teorie del complotto.
In perfetta associazione con quanto – si pensa – sia stabilito da questa setta, lo scopo del gioco infatti è proprio quello di riuscire ad ottenere il controllo del mondo.