La Grande Armata francese
La Grande Armata francese, fu l’esercito che Napoleone Bonaparte schierò in campo, nelle guerre a partire dal 1805, per affrontare le monarchie europee.
Grande Armata francese, la forza militare più temuta d’Europa
La Grande Armata francese è stata per dieci anni la forza militare terrestre più temuta d’Europa. Istituita nel 1805, dopo un processo di riforma durato cinque anni, rappresentava l’evoluzione di un esercito francese divenuto più efficiente e dinamico. Napoleone controllò da vicino questa trasformazione, che avrebbe reso le unità militari più congeniali alla propria visione tattica.
In questo modo Bonaparte forgiò una forza combattente capace di fungere da propria estensione sul campo di battaglia, coordinando i vari reggimenti per eseguire alla lettera i suoi ordini.
Gli ufficiali della Grande Armata
Gli ufficiali della Grande Armée (tra cui i celebri Marescialli), chiamata anche “esercito del primo impero francese”, venivano addestrati presso la scuola militare di Fontainebleau, mentre il resto dell’armata veniva reclutato tramite leva obbligatoria dei giovani tra i 20 e i 25 anni.
L’armata era composta da reggimenti di fanteria, cavalleria e artiglieria, rafforzati dalla Guardia Imperiale e da vari contingenti stranieri provenienti da nazioni alleate o sottomesse dalla Francia.
La Grande Armata francese, la varietà di truppe e i ruoli delle compagnie
In un mondo dove le armi da fuoco avevano soppiantato del tutto spade e frecce, le forze in campo durante le guerre napoleoniche contavano ormai su fucili e cannoni per dominare il campo dì battaglia. Poche unità d’élite portavano ancora in battaglia vere armi bianche, mentre i fucilieri che componevano il grosso delle compagnie di fanteria, dovevano contare solo sulle baionette.
In questo periodo si conferma il ruolo determinante dei Dragoni, una cavallerie di linea equipaggiata con armi da fuoco, dai moschetti alle pistole, capace di tirare in movimento operando sia in sella che a piedi. Mentre gli Ussari venivano distaccati alle formazioni da ricognizione, i Carabinieri riempivano i ranghi della cavalleria pesante, le cui cariche a sciabole snudate hanno infranto numerose linee di battaglia nemiche.
La Guardia Imperiale, l’élite dell’armata francese
Infine la Guardia Imperiale, erede della Guardia Consolare e prima ancora della Guardia del Direttorio (o Vecchia Guardia), rappresentava l’armata personale di Napoleone. Una forza combinata di fanteria e cavalleria, fanaticamente fedele all’imperatore. Una sorta di esercito nell’esercito cui Napoleone affidava i combatti più duri e le operazioni più delicate.
La Grande Armata, composta da veterani di numerose guerre, venne quasi completamente distrutta durante la Campagna di Russia, privando l’Imperatore Bonaparte di quella macchina bellica che lo aveva portato al potere. Pur essendo uno stratega senza pari, senza l’abilità di quei militari temprati, come dimostrato nelle battaglie di Lipsia e Waterloo, la sua grande abilità tattica non riuscì a compensare la mancanza di preparazione dei soldati con minore esperienza schierati negli scontri che posero fine al suo dominio sull’Europa.