La nuova identità di Clio – presentazione della Rivista presso la Biblioteca Centrale della Regione siciliana –
Nella splendida Sala delle Missioni della Biblioteca Centrale della Regione siciliana di Palermo, è stato presentato il nuovo contenitore digitale che racchiude la rivista “L’identità di Clio”.
La rivista, nata dall’omonimo blog, che negli anni ha riscosso ampio successo tra un pubblico di addetti ai lavori, mira a compiere un salto di qualità nel panorama culturale Nazionale.
Il progetto è quello di creare una rete culturale di ampio respiro che provi ad informare, divulgare, e discutere di libri, cultura, arte e tradizioni; coniugando il rigore e il metodo delle scienze umane e naturali alla spontaneità della divulgazione.
Hanno discusso di questo progetto culturale Marco Romano (direttore del Giornale di Sicilia), Carlo Pastena (direttore della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana), Giuseppe Scuderi (dell’associzione Cassaro alto), Antonio Giuffrida (direttore responsabile della rivista “L’identità di Clio”) e Ruggero D’Amico (amministratore della casa editrice palermitana Edity).
La serata, con la sapiente guida del Direttore del Giornale di Sicilia, ha preso avvio con l’analisi della nuova veste grafica e contenutistica del sito web della rivista realizzata dalla web master Alessandra Tusa . Tra le novità principali troviamo la rimodulazione delle precedenti rubriche, che mirano ad ampliare l’offerta informativa non limitandola alle sole scienze umanistiche ma ampliando lo sguardo all’attualità e alle scienze naturali.
Interessante, e di forte impatto, risulta essere la sezione denominata “Gli sfogliabili”, dedicata alla consultazione telematica di interi libri o di gustose anteprime che permetteranno al lettore di assaporare le ultime novità editoriali proposte dalla redazione.
La conversazione è iniziata con la presentazione dell’ambizioso tentativo di educare al futuro sia le giovani generazioni, fornendo anticorpi per la navigazione in una rete internet dove il futile chiacchiericcio monopolizza la comunicazione; sia come la rivista possa servire a costruire ed aggiornare il background culturale anche degli addetti ai lavori che possono acquisire un linguaggio non barocco che arrivi a tutti.
Quindi un percorso iniziato tempo addietro e con una propria validità, prova adesso ad innovarsi garantendo una continuità che possa fornire un sigillo scientifico e di autorevolezza a degli articoli sotto il controllo della redazione.
Provare a divulgare la cultura storico-scientifica in un modo meno ortodosso, o smart che dir si voglia, così da far avvicinare i giovani a tematiche che magari risultino non facilmente decifrabili. È questa una delle mission della rivista.
Ieri è stata ufficialmente posata la prima pietra di quelle che costituiranno un possibile modello nel rapporto tra giovani e cultura: con L’identità di Clio, lo strumento dei social network troverà nuove e proficue sponde di approfondimento.
L’Identità di Clio da oggi dovrà combattere la sua battaglia nel mondo del web per svolgere la sua mission. In bocca al lupo…