Letture pericolose e censure: tra dissenso e pratiche di controllo
Sabato 10 giugno ore 19 Sala Tineo – Orto Botanico
LETTURE PERICOLOSE E CENSURE: TRA DISSENSO E PRATICHE DI CONTROLLO
In un’epoca contraddistinta da un’enorme massa di informazioni, qual è la nostra, da alcuni paesi emerge forte la richiesta di una forma di controllo volto a filtrare notizie di cui appare sempre più difficile conoscere la provenienza e accertare la credibilità. L’idea che la democrazia sia da sia sorgente di un’informazione libera che si autoregolamenta confligge oggi col convincimento che il processo di produzione delle informazioni debba essere invece sottoposto al setaccio di una forma di controllo censorio.
In Occidente la questione è aperta e complessa nella sua formulazione, dal momento che si è ben consapevoli che quello della libertà, declinato in ogni forma, rappresenta un elemento cruciale della formazione identitaria europea e della sua storia.
Nell’incontro si proverà ad assumere una prospettiva diacronica per comprendere da dove procede questa particolare affezione verso il controllo dell’informazione, che si manifesta per la prima volta soltanto a partire dal Cinquecento.
L’avvento della stampa spaventò chi individuava tutta la carica eversiva di un sapere difficilmente controllabile, ma dall’altro agevolò pure un processo di alfabetizzazione e acculturazione senza precedenti. Dinanzi a queste prospettiva come reagirono gli stati e le chiese, di quali strumenti si dotarono per soffocare ogni forma di dissenso?
Che comportamento, quali strategie di resistenza, misero in campo gli individui per sottrarsi a un controllo sempre più capillare? Soprattutto, quali strategie scelsero i gruppi sociali minoritari per difendere la propria identità minacciata?
Quale interpretazione fornire oggi della censura?
E sino a che punto la storia delle relazioni tra i poteri e le minoranze può essere rappresentata attraverso la polarizzazione carneficie e vittime? E’ esistita, piuttosto, una zona di confine, dove le ideologie e i saperi si sono incontrati finendo per dare spazio a forme di ibridazione che sono all’origine del mondo contemporaneo?
Introducono:
Antonino Giuffrida
Valentina Favarò
Ne discutono:
Nicola Cusumano
Fabrizio D’Avenia