Meghan Markle, l’ultima tra le donne ribelli al potere
Con il suo temperamento, Megan Markle ha sfidato le convenzioni della famiglia reale britannica ribellandosi alle regole della monarchia
Meghan Markle: da attrice a duchessa
Rachel Meghan Markle nasce il 4 agosto 1981 a Los Angeles e nel 2011 sposa Trevor Engelson, dal quale divorzia nel 2013. Ex insegnate di yoga ed ex assistente sociale, decide di entrare nel mondo del cinema iniziando con piccole partecipazioni a qualche film e numerose serie tv, da 90210 a Castle, passando per CSI: NY e CSI: Miami. È però Suits a rappresentare il primo ruolo di una certa rilevanza. L’apice di una carriera che la Markle abbandonerà in seguito all’incontro con Henry Mountbatten-Windsor, figlio del principe Carlo d’Inghilterra e Lady Diana Spencer.
Meghan, un’afroamericana alla corte d’Inghilterra
Il 19 maggio del 2018, Meghan Markle (dopo essersi convertita all’anglicanesimo e avere abbandonato i set quanto le passerelle) sposa Henry Mountbatten-Windsor nella cappella di San Giorgio, la chiesa interna del castello di Windsor (dove si è svolto pochi giorni fa la cerimonia funebre del principe Filippo). Diventa così la prima afroamericana ammessa nella ristretta cerchia della famiglia reale inglese. Sia prima che subito dopo il matrimonio, tra apparizioni pubbliche nel nome della famiglia reale e la partecipazione a molte cerimonie ufficiali, la Markle sembrava essersi perfettamente integrata nella famiglia reale. Ma evidentemente non era così.
La rinuncia agli obblighi regali della duchessa
Il 6 maggio 2019 nasceva Archie Harrison Mountbatten-Windsor. E già i modi e i tempi con cui il nascituro veniva presentato alla stampa e al popolo evidenziavano un leggero scostamento dal protocollo formale della Casa reale.
Dietro le porte del palazzo e delle residenze reali accadde qualcosa che forse non sapremo mai. Un evento che spinse Meghan ed Henry alla decisione, nel gennaio del 2020, di ritirarsi dagli obblighi reali trasferendosi negli Usa. Una decisione che suscitò grande scalpore in tutto il regno, ma cui sorprendentemente la regina reagì accettando la decisione senza rendere il distacco più problematico di quanto già non fosse.
Meghan Markle: duchessa del Sussex
Contrariamente a quanto comunemente si pensa, Henry e Meghan non sono stati “cacciati” dalla famiglia reale, né hanno smesso di farne parte.
Infatti, pur non potendo usufruirne, mantengono entrambi i titoli di Altezze Reali e di duchi del Sussex. Henry resta ufficialmente il sesto membro della famiglia reale in linea di successione e di seguito i suoi figli. Ciò che il principe non possiede più è la possibilità di mostrare i propri titoli, nobiliari e militari, o di accedere alle relative rendite. Questo deriva non da una punizione impartita dalla regina, bensì dalla rinuncia della coppia agli obblighi che la famiglia reale possiede nei confronti della nazione e del popolo britannico. Compreso il Sovereign grant, ossia lo stipendio che la famiglia reale percepisce da parte dello stato per i servigi resi all’Inghilterra. Un contributo che comprende anche la possibilità di soggiornare in uno degli edifici storici, non direttamente si proprietà dei Windsor, messi a disposizione della Corona, da parte del parlamento di sua maestà, in tutti i territori del Commonwealth.
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La gravidanza di Meghan e le sospette “accuse” razziali
Per sbarcare il lunario, i duchi del Sussex hanno firmato un contratto con Netflix (i cui dettagli non sono ancora stati del tutto chiariti) e rilasciato un’intervista alla famosa conduttrice americana Oprah Winfrey.
Quella che avrebbe dovuto essere una semplice chiacchierata informale è diventata un atto di accusa che ha fatto il giro del mondo. Nel video, Meghan racconta di avere subito pressioni psicologiche da parte dell’entourage della famiglia reale per il possibile colore della pelle di Archie (badiamo bene: le parole che usa lasciano intendere che sia stato solo uno dei reali, che soprattutto coloro che ne curano l’immagine abbiano fatto insinuazioni razziste e che gli altri semplicemente non siano intervenuti per difenderla).
Accuse gravi di razzismo, che hanno messo in subbuglio la famiglia reale di un paese basato su accoglienza e multiculturalismo e dalle quali la Markle ha subito escluso sia la regina che il duca di Edimburgo. I quali a loro volta si sono detti dispiaciuti di una situazione della quale non erano al corrente, confermando la propria vicinanza alla coppia.
L’assenza di Meghan ai funerali del duca di Edimburgo
Assente ufficialmente per motivi di salute, poiché incinta del secondo figlio e già soggetta in passato a gravidanze problematiche, Meghan ha lasciato vuoto il posto accanto al marito durante le esequie del principe Filippo.
Chiaramente, dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa, la presenza della Markle sarebbe stata ingombrante, finendo per invadere lo spazio del lutto per la morte del duca di Edimburgo. Un atteggiamento lungimirante da parte di Meghan, che non ha mancato di fare pervenire al funerale una corona di fiori appositamente studiata per omaggiare il consorte della regina Elisabetta II.
Da Meghan a Diana: donne contro il potere
Nelle sue dichiarazioni a Oprah Winfrey, Henry ha paragonato la situazione vissuta dalla moglie nel rapporto con la famiglia reale a quella della defunta madre Diana, parlando apertamente della paura la storia potesse ripetersi (la stessa Meghan ha detto di avere pensato al suicidio). Creando automaticamente un paragone tra due donne che hanno deciso di ribellarsi alle etichette della famiglia reale, di sfuggire dalle soffocanti maglie del potere per vivere libere.
Una scelta che, in una situazione molto diversa, fece anche Jackie Kennedy, che ruppe la facciata perbenista della vedova inconsolabile che la stampa e la politica americana volevano attribuirle, arrivando a lasciare gli Stati Uniti per sfuggire dalla soffocante realtà dell’essere per tutti semplicemente la vedova di Kennedy.