Nobiltà alla Carta: la nascita del progetto “500 Giovani per la Cultura” a Palermo
Di seguito pubblichiamo una breve intervista, fatta al gruppo di lavoro, rappresentato dalla persona di Flavio R.G. Mela, del volume Nobiltà alla Carta. Itinerario turistico culturale nelle cucine aristocratiche di Palermo, che sarà presentato oggi 31/05/2019 presso la splendida cornice di Palazzo Butera alle ore 18:00.
Com’è nato questo progetto e in quale contesto?
“Nobiltà alla Carta” nasce, tra il 2015 e il 2016, all’interno degli assi progettuali del programma formativo straordinario “500 Giovani per la Cultura”, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, sotto la guida dell’allora Soprintendente della Soprintendenza Archivistica della Sicilia e direttore dell’Archivio di Stato di Palermo, dott. Claudio Torrisi.
Ospiti dell’Archivio di Stato di Palermo, abbiamo, in un primo momento, costruito “Nobiltà alla Carta” con le finalità di inventariazione e digitalizzazione proprie del progetto speciale “500 giovani per la cultura” che di fatto, poi, si sono concretizzate in un vero e proprio progetto di ricerca sul contesto storico e culturale delle famiglie nobiliari di Palermo, attraverso lo studio delle carte di archivio. In particolar modo, a beneficio della conoscenza legata al “paesaggio” alimentare del territorio siciliano, “Nobiltà alla carta” si identifica come una ricerca che ha l’ambizione di costruire un “viaggio” all’interno dei palazzi nobiliari di Palermo, focalizzando l’attenzione sulle consuetudini alimentari di alcune famiglie aristocratiche della città tra l’Ottocento e il Novecento.
Quali sono le famiglie che costituiscono l’ossatura di questo vostro lavoro?
Sebbene la primissima parte del lavoro sui documenti d’archivio sia stata condotta mediante una disamina di più fondi archivistici (quindi attraverso uno studio preliminare di più famiglie aristocratiche), con l’avanzare del lavoro si è resa necessaria una rigorosa selezione, restringendo la ricerca a quattro fondi archivistici. Tale scelta è stata guidata dalla maggior rispondenza di alcuni fondi, piuttosto che altri, alle finalità del progetto “Nobiltà alla Carta”. In particolare, all’interno degli archivi delle famiglie Alliata di Villafranca, Lanza di Trabia, Moncada di Paternò e Valguarnera di Niscemi, abbiamo potuto rintracciare informazioni più precise e talvolta eterogenee sulle consuetudini alimentari degli aristocratici di Palermo. Non meno importante, poi, è stata la selezione di documenti archivistici contenenti importanti informazioni sui palazzi di famiglia, con particolare riferimento ai luoghi di stoccaggio e produzione di cibo, spesso presentati attraverso attraenti elaborati grafici e tecnici.
Come mai avete utilizzato nel sottotitolo il termine itinerario turistico?
Ciò che ci è parso come innovazione del progetto “Nobiltà alla Carta” è stata la volontà di trasferire conoscenze proprie di una ricerca d’archivio a “uso e consumo” di un target di utenza legato alla fruizione dei luoghi della cultura, secondo determinazioni proprie del turismo culturale. L’Archivio mantiene il suo ruolo di custode della conoscenza documentaria e allo stesso tempo riversa il proprio patrimonio nel territorio di appartenenza, interfacciandosi con altri beni culturali che ne costituiscono il naturale contenitore. Nel caso di “Nobiltà alla Carta” tutti i contenuti delle famiglie aristocratiche sono stati idealmente innestati nel substrato urbanistico di Palermo, assegnando a ognuna di esse un palazzo di famiglia presente nel centro storico della città.
Tale approccio, a nostro parere, ci ha permesso di tirare fuori un prodotto di valorizzazione del patrimonio, da un lato, storico-artistico e, dall’altro, di carattere etno-gastronomico.
Mi può sintetizzare in poche battute qual è il progetto culturale al quale risponde questo vostro percorso editoriale?
“Nobiltà alla carta” permette al lettore di fare un viaggio attraverso gli usi e i costumi delle famiglie indagate, permette a chi legge di sedersi a tavola con i Lanza di Trabia, fare l’inventario con il maestro di casa dei Valguarnera di Niscemi, viaggiare tra le industrie manifatturiere dei Moncada di Paternò e provare le ricette degli Alliata di Villafranca. Il nostro progetto vuole avvicinare il lettore ad un mondo immenso quale è quello degli archivi, estrapolando un argomento quanto più vicino alla vita di ogni giorno: il cibo. È un progetto che, considerando anche l’itinerario turistico, abbraccia Palermo da più punti di vista e dà la possibilità di immergersi all’interno della vita delle famiglie che hanno fatto la storia di Palermo. Un progetto di tale spessore è stato possibile soltanto grazie alla interdisciplinarietà promossa dal programma formativo, concretizzatasi nell’unione di specializzazioni diverse (archivisti, restauratori, manager culturali, informatici, archeologi, architetti) che, intersecandosi in una attività concertativa, hanno potuto offrire il proprio contributo professionale da più punti di vista, focalizzandosi su un obiettivo comune che ha dato vita a “Nobiltà alla carta”.
Per maggiori informazioni sull’attività progettuali, con saggi relativi all’organizzazione della ricerca, rimandiamo comunque al sito-web del progetto: https://movio.beniculturali.it/saas-sipa/nobiltacarta/