I bambini di Parco del Sole
Si cercano volontari nell’associazione che si occupa dei più piccoli del quartiere Albergheria di Palermo con sede nella chiesa di San Giovanni Decollato
Offrire una strada alternativa da percorrere nel segno della legalità: è questo lo spirito con cui i volontari dell’associazione Parco del Sole portano avanti da anni attività di supporto per i bambini del quartiere Albergheria di Palermo.
Guidati dal presidente Massimo Messina e dalla missione del prete di frontiera Don Cosimo Scordato, i locali della chiesa di San Giovanni Decollato, a pochi passi da Villa Bonanno e dalla Cattedrale, sono diventati un faro che illumina le vite di quaranta bambini e delle loro famiglie.
L’associazione è stata costituita formalmente nel 2014, ma le attenzioni rivolte alle esigenze degli abitanti del quartiere vanno avanti da dieci anni.
Nemmeno la pandemia ha fermato la volontà di andare avanti: «L’emergenza causata dal virus ci ha reso ancora più presenti sul territorio sia per l’attività di assistenza a famiglie e bambini, portando loro anche regali, e poi è cresciuta la fiducia nei nostri confronti e questo ci responsabilizza ancora di più», dice Messina.
Finito il lockdown e nel rispetto delle disposizioni anticovid, il centro ha riaperto le porte. La tabella di marcia pomeridiana dei bambini che lo frequentano è colma di attività: dal corso di yoga al laboratorio di percussioni, dalla danza alla lettura creativa. «Sono volontaria qui da due anni – racconta Rosaria Buffa – non sono di questo quartiere, ho scoperto l’associazione grazie ad una mia insegnante. Lavorare con i bambini è dura, non è sempre facile interagire con un territorio come questo, pieno di sfaccettature. Ma è un’esperienza in cui ci si mette in gioco, è uno scambio ricco di stimoli perché scopro qualcosa sempre di nuovo che mi arricchisce dentro».
I bambini sono numerosi e le energie necessarie per sostenerli non sono mai abbastanza. Per questo l’associazione è alla ricerca di nuovi volontari, sopratutto per il doposcuola – attività principale e di fondamentale importanza – ma anche per chiunque voglia proporre attività ricreative che li impegnino nelle fasce pomeridiane.
Le attività di volontariato si avvalgono anche della guida di Augusto Cavadi – docente e filosofo palermitano – per seguire un progetto sociale che non punti sull’assistenzialismo quanto sulla formazione di operatori preparati alla gestione delle situazioni più delicate. Le mamme fungono da pilastri portanti di questo sistema collaudato. L’interazione delle famiglie infatti costituisce la chiave di volta per la crescita di un bambino scardinata dagli stereotipi che un quartiere, come quello dell’Albergheria, può affidare come un macigno.
«Non è facile invece continuare a coinvolgere i ragazzi adolescenti, ci vogliono attività diverse ma non abbiamo gli spazi, per questo lo sport ci aiuta molto. Per catturare il loro interesse – spiega Messina – abbiamo firmato una convenzione con il C.U.S (Centro Universitario Sportivo), li portiamo in palestra al san Saverio e abbiamo in cantiere un progetto per coinvolgere i ragazzi nella sede di via Altofonte per fare atletica e nuoto, con la possibilità anche per i più piccoli di essere instradati verso i valori dello sport».
Quello che non è mai mancato al Parco del Sole è proprio l’attenzione al valore della legalità in tutte le sue declinazioni. Dalle visite all’Orto Botanico e al museo Salinas, agli incontri di testimonianza con imprenditori che si sono ribellati al racket mafioso. La loro missione è fornire un’alternativa, e ogni piccolo passo è già una grande conquista, come vedere una ragazza del centro frequentare la scuola superiore.
Fondamentali in questo processo sono le visite didattiche con i bambini al palazzo di giustizia, al museo Falcone e Borsellino gestito da Giovanni Paparcuri (superstite della strage in cui perse la vita il giudice Rocco Chinnici) e i numerosi seminari di legalità, tra cui spiccano le testimonianze di Gregorio Porcaro, braccio destro di don Pino Puglisi, assassinato dalla mafia nel 1993.
I ragazzi di Parco del Sole hanno spesso un’infanzia calpestata da un mondo troppo adulto per loro: «Si tratta di bambini che hanno esperienze particolari con le forze dell’ordine, magari a causa di faccende familiari e quindi visti come nemici», dice Messina.
Tra i corsi sospesi a causa della pandemia anche quello di taekwondo con agenti della polizia che il presidente spera di riprendere a settembre.
«Noi il cuore ce lo mettiamo» conclude Massimo Messina. Racconta che il giorno del suo compleanno ha invitato i bambini del centro a mangiare tutti insieme. Uno di loro gli si è avvicinato, e a bassa voce gli ha chiesto scusa per non avere portato un regalo.
L’associazione cammina sulle proprie gambe e con l’unico sostegno dei cittadini che hanno la possibilità di donare qualcosa.
È possibile effettuare una donazione all’iban IT45U0200804666000105916056, Associazione Parco del Sole. Dal lunedì al venerdì le porte di San Giovanni Decollato sono sempre aperte per chiunque volesse donare cibo, vestiti, giocattoli o libri per bambini.