“Passio Christi” di A. Dürer
“Passio Christi” è una serie di dodici xilografie, datata 1497-1510 circa, conservata nell’Albertina di Vienna. Si tratta di una raccolta di 36 fogli realizzata da Albrecht Dürer, che attraversa le origini dell’uomo seguendo la storia del Nuovo Testamento, dal peccato originale alla morte di Cristo sulla croce. Diverse sono le scene significative rappresentate, come “l’ultima cena”, “la cacciata dal paradiso terrestre”, “lavanda dei piedi”. Si arriva fino al “giudizio universale”, per un senso della metà-rappresentazione attraverso la xilografia che cerca una sorta di apocatastasi origenista.
Il quadro di riflessione filosofica attorno cui verte l’opera, infatti, è chiaramente di matrice aristotelica, con l’inizio e la fine di ogni cosa che sono estremi-simbolo della vita dell’umanità sulla Terra. La passione cristologica e’ un tema piuttosto importante, che ha già caratterizzato anche il mondo cinematografico (su tutti, basti pensare al capolavoro di Mel Gibson, “La passione di Cristo”, del 2004, con una grande Monica Bellucci nei panni di Maria Maddalena).
Cerchiamo un orizzonte di ricerca innovativa in cui anche un’opera simile, che non è propriamente un libro, possa rientrare poiché la cultura ha diverse sfaccettature.