Stefania Petyx e la colomba pasquale per sostenere i talassemici affetti da Covid-19
L’associazione Piera Cutino onlus e Federfarma promuovono una raccolta solidale con l’acquisto di una di una colomba pasquale artigianale per migliorare il contrasto al Covid-19 nei pazienti affetti da malattie ematologiche rare. Testimonial del video e della campagna sarà la giornalista Stefania Petyx.
Stefania Petyx per sostenere i malati di talassemia
Al via l’iniziativa solidale “Donare la colomba rende felici come una Pasqua” promossa dall’associazione Piera Cutino, con il sostegno di Federfarma che rappresenta 18.000 farmacie private in tutta Italia. Si tratta di una raccolta fondi destinata a sostenere un progetto nazionale di ricerca per il contrasto del Covid-19 nei pazienti affetti da malattie ematologiche rare.
L’appello è rivolto a tutte le farmacie e ai singoli cittadini. Per i farmacisti è stato siglato un accordo e girato uno spot specifico su www.pieracutino.it/farmacie , che si affiancherà a quello rivolto a tutti.
Con una donazione di 16 euro a colomba – nelle versioni tradizionale, al pandoro o al cioccolato -, chiunque infatti potrà ordinare direttamente da casa (su www.pieracutino.it/dona fino all’11 marzo) due dolci pasquali e riceverli al proprio domicilio senza alcuna spesa di spedizione. A Palermo alla sede dell’associazione in via Trabucco 180, con la stessa donazione, si potrà optare anche per uova di cioccolato al latte finissimo.
Testimonial della campagna di raccolta e protagonista dello spot è la giornalista Stefania Petyx: “Aiutiamo la ricerca comprando una colomba pasquale. Sostengo l’associazione Piera Cutino perché so come lavorano e come aiutano tanti pazienti affetti da patologie ematologiche rare, resi ancora più fragili a causa del Covid-19”. Il volto noto del programma televisivo Mediaset Striscia la Notizia non poteva non condividere che anche il suo compagno di lavoro, il bassotto, ha mangiato la colomba e l’ha gradita.
«Abbiamo già avuto modo di collaborare in passato con l’associazione Piera Cutino di cui conosciamo l’impegno sul fronte della ricerca e dell’assistenza a favore dei pazienti affetti da patologie ematologiche rare. Durante i mesi del lockdown – dice il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia – le farmacie sono state un punto di riferimento per i cittadini alle prese con la pandemia. Sostenere una ricerca così importante ci è sembrato spontaneo e naturale».
Cos’è la talassemia
La talassemia è una grave forma di anemia emolitica, ossia di una malattia dei globuli rossi carenti di emoglobina, esposti a una continua e rapida distruzione. Anemia Mediterranea, malattia di Cooley, beta talassemia, talassemia major sono i termini diversi per indicarla.
È nota anche come anemia mediterranea a causa della distribuzione geografica: la talassemia si verifica più spesso nelle persone di origine italiana, greca, medio-orientale, sud-asiatica ed africana.
La causa della talassemia è rappresentata dalla presenza di difetti nei geni dell’emoglobina, a livello del DNA: l’unico modo per contrarre la talassemia è ereditare uno o più geni di emoglobina difettosi dai propri genitori. L’anemia mediterranea è quindi una malattia ereditaria, trasmessa quando entrambi i genitori sono portatori del difetto (e peraltro completamente sani, per questo si definiscono “portatori sani”). Oggi è possibile una diagnosi prenatale precoce per scoprire se il feto è affetto da anemia mediterranea con un semplice test chiamato Celocentesi.
L’associazione Piera Cutino
L’associazione Piera Cutino Onlus nasce nel 1998 per migliorare la qualità della vita dei pazienti talassemici.
Guarire dalla talassemia è la speranza, sempre più concreta, che fa da motore a tutti i progetti promossi dall’associazione, non a caso è anche lo slogan che accompagna il loro logo.
Questo era il sogno di Franco Cutino, papà di Piera, affetta da talassemia major e scomparsa a causa di questa malattia a soli 23 anni. Oggi è Giuseppe Cutino a continuare l’opera del padre, con l’obiettivo di trasformare il sogno in realtà.
Da allora tanti traguardi sono stati raggiunti, grazie al supporto di amici e sostenitori che hanno creduto in questo sogno. Tra questi: Rosario Fiorello, Pif, Stefania Petyx, Isabella Ragonese, Emma Dante.
«Il Covid-19 ci ha messo a dura prova e ci ha tolto la possibilità di avere dei fondi che per noi sono necessari per la nostra mission – ha affermato Giuseppe Cutino – capendo che la situazione si prospettava simile all’anno scorso abbiamo messo in campo tutte le forze per concordare con Federfarma questo progetto. Alla fine della campagna daremo massima diffusione su quanto raccolto e su come i fondi sono stati utilizzati».
L’obiettivo della ricerca
La ricerca che si andrà a finanziare è particolarmente importante. «Stiamo studiando – spiega il professore Aurelio Maggio, referente scientifico dell’associazione Piera Cutino e coordinatore del progetto – alcuni geni che sono coinvolti nella risposta infiammatoria provocata dal Covid19 e che provoca insufficienza respiratoria. Indagando su questi geni è possibile trovare marcatori per identificare i soggetti più esposti al virus e che potrebbero avere conseguenze gravi dopo aver contratto l’infezione virale.
È un tipo di studio che ha già dato ottimi frutti, alcuni anni fa, nel contrasto all’epatite C, permettendo di identificare pazienti che rispondevano meglio al trattamento con interferone e che diventa fondamentale anche per affrontare la pandemia. Chi è affetto da talassemia o da altre patologie ematologiche rare ha difese immunitarie bassissime per questo diventa importante potere intervenire prioritariamente sui pazienti più a rischio».
La ricerca coinvolge quindici centri in tutta Italia riuniti nel comitato scientifico voluto dall’associazione in collaborazione Fondazione Franco e Piera Cutino e che raccoglieranno campioni di DNA utili alla ricerca. I fondi serviranno inoltre a finanziare una borsa di studio per un giovane ricercatore.