La Targa Florio: uomini e donne al volante per sfidare il tempo
La Targa Florio è la celebre corsa automobilistica che interessa la zona delle Madonie.
Fu ideata da Vincenzo Florio in sostituzione della Coppa Florio, competizione automobilistica che egli concepì nel 1905. La manifestazione viene celebrata ancora oggi non solo attraverso il suo svolgimento annuale, ma anche attraverso i musei a essa dedicata.
La Targa Florio: la nascita di un mito a quattro ruote
Quando cominciò a pensare al progetto, Vincenzo Florio non era alla sua prima esperienza.
Di fatto, la prima creatura nel mondo delle corse nel contesto palermitano vide la luce nel 1904, e fu un circuito automobilistico tra Palermo e Monreale. L’anno seguente Vincenzo mise in cantiere la Coppa Florio, una competizione che vedeva coinvolte le zone del bresciano e del bolognese. Premio in denaro per il primo classificato: 50mila lire.
Tuttavia il sogno del giovane imprenditore palermitano era ideare una corsa automobilistica nella zona delle Madonie: e fu qui che si recò per eseguire un sopralluogo, accompagnato da Fausto Orestano, presidente del Club alpino siciliano. Ovviamente Florio incontrò non poche difficoltà, prima fra tutte il dissesto delle strade dissestate.
“Il piano di questo giovane intraprendente era strutturare un percorso interno alle Madonie. Un territorio – dice Vincenzo Prestigiacomo, giornalista e autore di pubblicazioni sulla famiglia di imprenditori – ricco di opere d’arte da mostrare ai turisti al seguito dei piloti”.
Mentre era a Parigi nel 1905, Vincenzo Florio si ritrovò a parlare con gli appassionati francesi di corse automobilistiche del progetto di realizzare una gara automobilistica nelle Madonie, con lo scopo di coinvolgere anche automobilisti provenienti dalla Francia.
L’idea fu definita una pazzia dai francesi, che non dimostrarono alcuna intenzione di prendere parte ad una gara su un terreno sconosciuto e accidentato come quello madonita. Dopo un secondo sopralluogo nelle zone di Castelbuno, Collesano, Geraci Siculo e Petralie, Vincenzo Florio si rese conto di quanto l’investimento fosse oneroso.
Nonostante le numerose difficoltà e le esitazioni francesi, il giovane comunicò al suo corrispondente francese, Henri Desgrange, che era tutto pronto per ospitare la gara in Sicilia 1.
I piloti della Targa Glorio: gentiluomini e dame in una sfida contro il tempo
Nel corso delle sue edizioni (1906-1977), la Targa Florio ha visto innumerevoli campioni al volante delle loro vetture per sfidare il tempo, divenendo alla fine della competizione i signori della velocità.
Numerosi sono i nomi dei piloti provenienti da ogni parte d’Europa, molti di questi avrebbero forgiato il destino di molte scuderie nella Formula uno, che nacque solamente nel 1950. Tra i nomi più celebri del panorama internazionale si possono citare:
- Giulio Masetti (1921-1922)
- Bartolomeo Costanti (1925-1926)
- Albert Divo (1928-1929)
- Tazio Nuvolari (1931-1932)
- Luigi Villoresi (1939-1940)
- Oliver Gendebien (1961-1962)
- Clemente Biondetti (1948-1949)
Questi nomi sono soltanto alcuni di quelli che resero la Targa Florio un mito a quattro ruote. Tra i piloti che corsero questa prestigiosa gara automobilistica non vi furono soltanto uomini. Anche le donne, di anno in anno, cominciarono a sfrecciare lungo il percorso ideato da Vincenzo Florio.
Tra quelle che si distinsero nella storia della competizione si possono annoverare:
- Madame le Blon, che nel 1906 affiancò il marito
- Maria Antonietta D’Avanzo
- Elisabeth Junker
- Ada Pace, pilota del secondo dopoguerra che corse nell’edizione del ’62 della Targa Florio con la sua Ferrari GT Berlinetta passo corto
- Maria Teresa de Filippis che passò alla storia delle corse automobilistiche per essere stata la prima donna a qualificarsi per una gara di Formula Uno
Ancora oggi, ogni anno, donne e uomini sfidano il tempo a grande velocità per vincere il trofeo, radunando folle di appassionati provenienti da tutto il mondo lungo le strade della Sicilia.
La Targa Florio: bolidi, record e musei
Parecchie sono le scuderie che, nel corso degli anni, hanno ottenuto “triplette” (primo, secondo e terzo posto, tutti conquistati da vetture della medesima marca). È accaduto dodici volte. In dieci occasioni su dodici, la casa automobilistica che ha ottenuto non solo la tripletta, ma anche il giro più veloce.
Ecco le case automobilistiche che raggiunsero questo risultato:
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- Maserati (1937, 1938, 1939, 1940), 4 triplette (tutte con giro più veloce); nelle edizioni 1939 e 1940 era l’unico costruttore in corsa
- Porsche (1959, 1967, 1969), 3 triplette (2 con giro più veloce)
- Alfa Romeo (1933, 1934), 2 triplette (entrambe con giro più veloce)
- Lancia (1936, 1952), 2 triplette (1 con giro più veloce)
- Bugatti (1926), 1 tripletta (con giro più veloce).
Tredici volte sono state le gare in cui la scuderia vincitrice ha centrato l’obiettivo di avere due vetture ai primi due posti della classifica; undici volte, la doppietta era arricchita dal giro più veloce.
Sette le case automobilistiche che raggiunsero il traguardo:
- Alfa Romeo (1923, 1931, 1932, 1935, 1971), 5 doppiette (3 con giro più veloce)
- Bugatti (1927, 1929), 2 doppiette (entrambe con giro più veloce)
- Porsche (1964, 1970), 2 doppiette (entrambe con giro più veloce)
- Ferrari (1962), 1 doppietta (con giro più veloce)
- Fiat (1907), 1 doppietta (con giro più veloce)
- Itala (1906), 1 doppietta (con giro più veloce)
- Mercedes (1955), 1 doppietta (con giro più veloce)
Le vittorie consecutive delle scuderie
In parecchi periodi si sono registrate vittorie a ripetizione, anno dopo anno, di vetture di una stessa casa.
Ecco le case protagoniste di questi exploit, con almeno 3 anni consecutivi di vittorie:
- Alfa Romeo, con 6 vittorie consecutive (dal 1930 al 1935)
- Bugatti, con 5 vittorie consecutive (dal 1925 al 1929)
- Porsche, con 5 vittorie consecutive (dal 1966 al 1970)
- Maserati, con 4 vittorie consecutive (dal 1937 al 1940)
- Lancia, con 3 vittorie consecutive (dal 1952 al 1954)
Nel caso della Porsche occorre rilevare che, oltre alle 5 vittorie consecutive di cui sopra, in altri due periodi (1959-60 e 1963-64) ha ottenuto la vittoria per due anni consecutivi.
Due vittorie consecutive figurano anche all’attivo della Ferrari (due periodi, 1948-49 e 1961-62) e della Scat (1911-12).
Oltre all’annuale gara, per tenere viva la memoria della competizione e delle sue edizione passate, è stato fondato un Museo della Targa Florio a Collesano, riconosciuto dall’Automobile Club Italiano (ACI).
Senza dimenticare i musei creati da privati, a Termini Imerese, Campofelice di Roccella e Cerda. All’interno di questi pantheon della velocità sono conservate ed esposte vecchie foto, ma anche cimeli, classifiche e libri che fanno ripercorrere le imprese delle vecchie glorie del passato.
Note:
1 Henri Desgrange fu lo stesso che propose a Vincenzo Florio di compiere l’impresa impossibile di organizzare una gara in Sicilia, conoscendo le capacità e l’intraprendenza del giovane palermitano. A riguardo si veda G. Alvarez Garcia, La Targa Florio Gattopardi Piloti Gentiluomini, Novecento, Palermo, (1989), p. 41.