Uccelli a Palermo, la presentazione presso Legambiente
La presentazione presso i cantieri culturali della Zisa
La splendida sede della legambiente palermitana nel contesto dei cantieri culturali della Zisa è stato il teatro di una splendida presentazione del volume “Uccelli a Palermo. Una guida per ascoltare e osservare” (212 pgg, 35 €), scritto da Daniela Campobello, Sara Chiarello, Simone Costa, Ettore Zaffuto e Bruno Massa.
I protagonisti della presentazione che è avvenuta il 3 marzo sono i ragazzi-autori che hanno lavorato alla costruzione di questo splendido volume che hanno trasferito al numeroso pubblico molto attento le loro esperienze e le loro difficoltà che hanno incontrato nel costruire ed editare il volume.
La spiegazione delle scelte grafiche
Primo momento di confronto è stato sulla spiegazione della scelta di mettere insieme le foto con le schede elaborate graficamente. Mettere insieme queste due rappresentazioni delle immagini degli uccelli risponde alla necessità di mettere in evidenza le caratteriste di ciascuna specie che una foto non sempre riesce ad evidenziare.
Altro momento di confronto è dato dalla spiegazione della scelta di inserire nella scheda gli ocr che permettano di ascoltare i richiami degli uccelli, La prima affermazione importante è che per potere individuare ed osservare gli uccelli sia necessario prima ascoltare attentamente i loro versi. Spesso ci sono degli uccelli che è difficilissimo individuare fisicamente mentre la loro voce si impone nel silenzio della natura. Per osservare gli uccelli in primo luogo bisogna ascoltarli. Non li vedi senti, ne individui con il canto la specie e aspetti con il binocolo o la macchina fotografica che faccia la sua apparizione.
Le domande del pubblico
Bruno Massa apre alle domande del pubblico alle quali risponde spesso con un sorrisetto ironico. Molti si concentrano sul proliferare dei gabbiani che hanno invaso la città di Palermo e ridotto in modo considerevole la presenza dei piccioni. La risposta è stata tranciante: l’arrivo massiccio dei gabbiani è collegato all’organizzazione del prelievo dell’immondizia a Palermo. I cassonetti aperti e la non organizzazione di una seria raccolta differenziata rende, a questi grandi uccelli, la ricerca del cibo facilitata. Al termine dei mercatini volteggiano in attesa di potersi cibare con i resti lasciati a terra dai venditori. Con i gabbiani bisogna essere cauti in quanto, se si sentono in pericolo attaccano anche l’uomo.
Le domande si susseguono e Bruno per tutti ha una risposta: dai pettirossi ai parrocchetti che hanno scelto l’Orto Botanico come sede notturna.
La serata si conclude con un vino barricato che schiarisce al meglio le idee a chi le aveva un poco confuse sull’avifauna palermitana.
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Ninni Giuffrida