“Un sogno di libertà, fiabe e racconti”: i diritti d’autore devoluti a Libera contro le mafie
Venticinque personalità di spicco della cultura siciliana in una delicata antologia di “storie immaginate” raccontano sogni trasformati in parole. Il libro, a cura di Licia Adalgisa Callari per Navarra Editore, devolverà i ricavati del diritto d’autore all’associazione Libera contro le mafie.
“Un sogno di libertà. Fiabe e racconti” per Libera contro le mafie
Trasmettere con una storia o un’immagine di un sogno la possibilità di sollevare e riscrivere il presente. Scriverne uno diverso, non solo per sé.
Il loro profilo comune è la resistenza: resistere affinché quello che la scrittura suscita permanga nella realtà di chi legge. Sono venticinque personalità di spicco della cultura siciliana che hanno accettato la sfida della curatrice Licia Adalgisa Callari per la stesura di una delicata antologia di “storie immaginate”, di sogni trasformati in parole, i cui ricavati del diritto d’autore andranno devoluti all’associazione Libera contro le mafie di don Ciotti. Anche l’associazione Libera, in fondo, è nata da un sogno diventato realtà. È di questo incontro onirico che si sono riempite le pagine di “Un sogno di libertà, fiabe e racconti” per Navarra Editore.
«In chi l’ho chiesto, ho trovato la disponibilità a inseguire un sogno – ha affermato Licia Callari – in un momento storico di grande stasi, il periodo in cui si è verificata la chiusura di tutto. Avevamo bisogno di fantasticare in positivo».
Nei racconti che compongono il libro, la parola diventa suono, luogo e spazio, acquista significati particolari a costituire gli ingredienti del sogno. È questo a dare voce al riscatto. Il sogno infatti è la possibilità di prendere in mano il proprio futuro sapendo di partire svantaggiati. Anzi, trasformare questa condizione.
Gli autori e le storie di “Un sogno di libertà. Fiabe e racconti”
D’altronde cosa c’è di più affascinante e misterioso di un sogno? È con questo suggerimento che sono chiamati a misurarsi gli autori scelti. Chi si è cimentato nella scrittura, però, non ha seguito delle linee guida narrative dall’alto ma, dopo quarant’anni di insegnamento, la curatrice si è fidata del suo istinto e ha lasciato carta bianca ai sognatori.
Nei microracconti che compongono la raccolta, personaggi fantasiosi animano regni immaginari e città fantastiche, vivono realtà irreali, affrontano situazioni bizzarre: niente è proibito nel mondo dell’onirico, i cui toni ammalianti trascolorano nella delicatezza della fiaba, dai sogni di pace tra le bombe della guerra in Siria a quelli di normale legalità in una società del futuro prossimo.
La curatrice, studiosa del mondo classico, nel suo percorso accademico ha sviluppato l’interesse per ogni forma di spettacolo, dedicando particolare attenzione alla continuità temporale del mito e alla sua universalità. Proprio per questo la sua scelta di autrice nel libro è ricaduta sulla leggenda di Colapesce: «Ho scelto lui perché è un mito nostro, che io pure conoscevo poco, e allora ho pensato che questa Sicilia che è sempre un po’ tremolante, alla fine resiste, è un sogno di resistenza».
Le venticinque storie sono narrate da Leonardo Agueci, Elisabetta Maria Buffa, Egle Calamia, Licia Adalgisa Callari, Alessio Castiglione, Valentina Cinà, Renato Cortese, Silvia Cultrara, Antonella De Miro, Patrizia Di Dio, Alessandra Dino, Carolina Fiorica, Viola Galante, Gaia Garofalo, Arturo Guarino, Gioacchino Lavanco, Silvia Lavanco, Roberto Lipari, Salvatore Lo Bue, Carolina Messina, Beatrice Monroy, Cinzia Novara, Dario Oliveri, Leoluca Orlando, Elia Palazzolo, Giusi Parisi, Gianfranco Perriera, Cristina Picciotto, Flavia Pinello, Salvo Piparo, Lidia Tilotta.
Aprono e chiudono il volume i contributi di Luigi Ciotti, Roberto Lagalla, Fabrizio Micari, Pamela Villoresi.
È stata una sfida intrigante e complessa per gli autori che hanno partecipato al libro, quella di mettere per iscritto il proprio sogno di libertà, ideato in un momento in cui qualcosa di inaspettato ha reso più prezioso quel dono. Ad animarli è stato l’impegno per un “sogno più grande”, in cui tutti i racconti s’intrecciano in un disegno armonico che mostra ai lettori la potenza della creatività condivisa.